È ormai da tempo che si parla di modi alternativi per reperire l’energia in modo sostenibile, anche in vista dell’attuale scenario energetico che sta mettendo in difficoltà molti.
Si parla di Transizione Energetica e della sua importanza per il futuro di tutt’Europa.
Inoltre, il caro bollette dovuto all’aumento dei prezzi dell’energia sta mettendo in difficoltà sempre più Comuni che, perciò, stanno cercando delle soluzioni a queste problematiche.
Una strategia interessante è la creazione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Le CER sono soggetti giuridici che raccolgono una moltitudine di attori diversi, dalle Pubbliche Amministrazioni, Enti Locali, PMI, Privati e cittadini… e il loro scopo è di autoprodurre, autoconsumare e condividere in rete l’energia prodotta da fonti rinnovabili a km0.
Le CER ricavano l’energia da uno o più impianti da fonte rinnovabile che possono essere di proprietà della CER o di soggetti terzi.
Per l’installazione degli impianti, nel contesto europeo ed italiano, molti soggetti stanno avendo diverse possibilità per ricevere degli incentivi, specialmente i Comuni.
In Lombardia, ad esempio la Manifestazione di Interesse aperta ai Comuni, ha permesso di inquadrare l’interesse di molti territori per avviare i progetti di CER.
Uno dei Comuni che parteciperà è il Comune di Bellano (LC) ed è in questo contesto che si inserisce il ruolo di Weproject, incaricato di supportare il Comune nel percorso di avvio della CER, partendo dalla realizzazione di uno studio di prefattibilità.
Il Comune di Bellano aveva già effettuato negli anni passati molti interventi di efficientamento energetico di edifici pubblici, installando impianti di rinnovabile per ridurre gli impatti ambientali dell’energia e risparmiare sulle bollette. Il percorso che ha inizio con la costituzione della CER, quindi, risulta coerente alle politiche ambientali e sociali che il Comune ha sempre attuato.
Lo studio di prefattibilità da noi svolto ha avuto inizio di seguito alla valutazione delle caratteristiche del territorio, per capire quale fosse la migliore soluzione per l’installazione di un impianto di rinnovabili per la CER e per stabilire la fonte più adatta alla produzione di energia.
Per capire le caratteristiche dell’impianto è stato necessario valutare il fabbisogno energetico degli edifici comunali e non (Scuola, Cinema, Palestra…) che entreranno a far parte della CER, in questo modo è possibile fissare la potenza dell’impianto necessaria a far fronte alla necessità energetica dei membri della CER.
La potenza dell’impianto previsto deve prevedere anche la produzione di un surplus di energia, perché la CER non sia solo una comunità di autoconsumo e perché abbia effettive ricadute sul territorio. Dalla condivisione dell’energia in più, infatti, derivano le ricadute positive economiche e sociali per la popolazione.
È possibile, infatti, rivendere oppure dare alla comunità l’energia prodotta in più.
Nel caso l’energia venga rivenduta, dal guadagno ricavato possono ad esempio essere erogati dei bonus energia per la popolazione, misura che il Comune aveva già messo in pratica negli anni passati, ma che con il guadagno della CER può essere implementata; oppure possono essere riqualificate infrastrutture di utilità pubblica come aree verdi, parco giochi o biblioteche…
Se invece il surplus di energia viene direttamente messo a disposizione della popolazione, possono ad esempio essere installate colonnine di ricarica elettrica di veicoli, oppure l’energia in più può essere direttamente distribuita alle famiglie in povertà energetica o agli edifici dell’Edilizia Residenziale Pubblica.
Il progetto della CER promossa dal Comune di Bellano è quindi un modo per il Comune di portare avanti in modo coerente la propria politica riguardo all’ambiente, all’energia e anche riguardo gli aiuti sociali.
Questo è un primo passo verso l’indipendenza energetica green del territorio, prospettiva che il Comune ha intenzione di raggiungere anche grazie al coinvolgimento di altri attori del territorio, ampliando la portata della CER e, di conseguenza, delle sue ricadute positive sul territorio e la cittadinanza.
Periodo: 2022