Nel solco tracciato dal Piano Transizione 4.0 si inserisce Transizione 5.0, Decreto-legge che è stato pubblicato a marzo 2024 e porta in dote 6,3 miliardi per permettere alle imprese di affrontare le sfide legate alle innovazioni in materia di energia e digitalizzazione.
Transizione 5.0 è il piano per l’innovazione sostenibile e digitale dedicato al settore produttivo che agevola investimenti in beni materiali ed immateriali che permettano di conseguire risparmi energetici, di autoprodurre energia da fonti rinnovabili e di formare il personale mediante l’acquisizione di competenze nell’ambito digitale e dell’energia.
Il Piano Transizione 5.0 opera attraverso misure di credito d’imposta per gli investimenti, con un massimale di 50 milioni di euro annuali per ogni beneficiario con diverse percentuali di agevolazione:
Sono agevolabili gli investimenti nei beni nuovi materiali e immateriali 4.0 inclusi negli allegati A e B annessi alla L. 232/2016. Sono, inoltre, agevolabili software, sistemi, piattaforme e applicazioni di monitoraggio continuo dei consumi energetici o di efficientamento energetico e software gestionali acquistati unitamente ad essi, che permettano il raggiungimento del risparmio energetico- almeno del 3% a livello di struttura produttiva o non inferiore al 5% in materia di processo produttivo.
Sono agevolabili i sistemi di generazione, di accumulo, le spese sostenute per i servizi ausiliari, i trasformatori posti a monte dei punti di connessione della rete elettrica ed i misuratori dell’energia elettrica funzionali alla produzione di energia elettrica mediante lo sfruttamento di energie rinnovabili. A seconda della potenza degli impianti e della tipologia di fonte energetica selezionata sono stabiliti parametri limite di spesa ammissibile. È importante sapere che verrà istituito un registro per i pannelli fotovoltaici di sola produzione europea e dalle determinate caratteristiche di rendimento da cui dovranno essere scelti i componenti per la realizzazione degli impianti incentivabili e che gli impianti dovranno essere dimensionati per non eccedere il fabbisogno energetico della struttura produttiva di oltre il 5%.
Sono agevolabili le spese per percorsi di formazione in materia di usi dell’energia, le fonti rinnovabili, le strategie per la transizione ecologica e l’acquisizione di competenze digitali che durino non meno di 12 ore.