Illuminazione e risparmio energetico con il PPP

Redazione FastZero
Illuminazione pubblica, risparmio energetico e PPP

La luce è uno degli elementi che qualificano una città, vestendola di vitalità e regalandole un’immediata attrattività. Parigi è definita non a caso la Ville Lumière, New York la metropoli delle mille luci, Londra uno spettacolo a cielo aperto per la magia dello skyline illuminato. 

Come le grandi metropoli, anche un piccolo Comune o un borgo storico possono diventare più accoglienti grazie all’illuminazione giusta, che sappia conciliare innovazione e funzionalità.

L’illuminazione pubblica gioca un ruolo centrale in un contesto urbano sotto molteplici aspetti: non solo perché assicura la visibilità dopo il tramonto, consentendo la fruibilità di vie e spazi pubblici, e garantendo il normale traffico veicolare e la mobilità pedonale, ma anche perché i punti luce sono indispensabili in un’ottica di sicurezza pubblica, per contrastare degrado, episodi di criminalità ed aumentare nei cittadini anche il senso di sicurezza percepita.

Una città ben illuminata sarà più vivibile, perché concede l'opportunità di incentivare la socialità e l’aggregazione anche in orario serale, e sarà più bella, perché consentirà di valorizzare il patrimonio monumentale e architettonico pubblico. Poter contare su impianti sostenibili dal punto di vista economico (ad esempio attraverso la sostituzione delle tradizionali lampade con LED di nuova generazione), valorizzare l’efficienza sotto il profilo energetico e sperimentare sistemi di telecontrollo degli impianti rivaluterà la città anche in una prospettiva “smart”.

Attrarre finanziamenti senza gravare sui bilanci

Riqualificare la rete di illuminazione pubblica è tuttavia un obiettivo oneroso per molti enti locali, che spesso devono scontrarsi con le ristrettezze e i tagli ai bilanci comunali, oltre che con i vincoli del patto di stabilità. Misurarsi con rigide scale di priorità per dare risposte ai bisogni più urgenti significa quindi dover abbandonare i progetti infrastrutturali più ambiziosi?

La risposta è no, perché in questo scenario complesso esistono soluzioni alternative per attrarre i finanziamenti necessari. La soluzione più interessante è offerta dal Partenariato Pubblico Privato (PPP), uno strumento di finanza disciplinato dal Codice degli Appalti per realizzare investimenti della pubblica amministrazione attraverso un modello di cooperazione tra enti pubblici e soggetti privati. 

Il finanziamento totale o parziale dell’opera o del servizio è a carico dei privati – in questo caso una Energy Service Company - generalmente tramite la formula del Project Financing (PF). Il vantaggio per la pubblica amministrazione è di poter innovare senza aggravi di bilancio, e mantenendo un potere di verifica e controllo. Per il privato, che si assume i rischi, i benefici sono legati alla potenzialità dell’intervento di generare flussi di cassa che andranno a ripagarlo dell’investimento.

Grazie a questa logica “win-win”, che proietta pubblico e privato verso un obiettivo comune, il ricorso allo strumento del PPP è in costante crescita, e fra i settori trainanti ci sono proprio gli interventi di riqualificazione energetica, adeguamento e messa in sicurezza del patrimonio illuminotecnico.

Chi si occupa di gestire il servizio di illuminazione?

Oltre alla progettazione e realizzazione di nuovi impianti e alla riqualifica di quelli esistenti, con particolare attenzione all’adeguamento normativo, all’innovazione tecnologica per il risparmio energetico e al contenimento dell’inquinamento luminoso, il PPP per la pubblica illuminazione prevede molto spesso anche un contratto di servizio che pone in capo al privato altre voci, come la gestione degli impianti, le manutenzioni ordinarie e programmate, l’erogazione del servizio e la fornitura di energia, sgravando l’ente locale dal carico di un’erogazione diretta. Anche per questo i contratti di affidamento hanno un ampio respiro temporale, con una durata di 15 anni o più.

Gli interventi sull’illuminazione pubblica, in linea con il Green New Deal europeo che si ispira agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, hanno come punto qualificante l’efficientamento energetico attraverso la riqualificazione tecnologica (come l’adozione di sistemi di illuminazione a LED e l’installazione di modelli smart di controllo). Questo comporta un risparmio economico per la pubblica amministrazione, che si troverà a pagare al privato un canone più contenuto rispetto al budget richiesto da un sistema di illuminazione non al passo con i tempi.

Risparmi energetici e taglio dei costi

Grazie agli interventi di efficientamento le stime confermano un significativo risparmio energetico sui consumi elettrici delle pubbliche amministrazioni, con conseguente abbattimento dei costi e uno sgravio sulla spesa corrente già entro il primo anno di contratto.

L’ente locale può inoltre inserire delle clausole specifiche per assicurare la qualità delle prestazioni erogate dal privato, prevedendo ad esempio l’aggancio di una quota del canone al reale risparmio ottenuto con la riqualificazione, o clausole a salvaguardia dei diversi interventi manutentivi che si dovessero rendere necessari in caso di guasti.

Per definire i molteplici aspetti del PPP è fondamentale per l’ente locale poter contare su un valido supporto di tipo progettuale e tecnico, ma anche economico e legale. FASTZero offre tutte queste risposte grazie alla disponibilità di un team di esperti che segue le pubbliche amministrazioni lungo tutto il processo, a partire dalla ricognizione delle esigenze dell’ente locale, dello stato dell’illuminazione pubblica e delle necessità di efficientamento energetico, per vagliare le proposte di PPP e la qualità delle opere con un’attenzione agli aspetti di innovazione, sostenibilità e risparmio energetico.

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