Cosa finanzia il bando Fondo per la progettazione e la coesione territoriale
Le risorse dovranno essere impegnate dagli enti beneficiari mediante la messa a bando, entro il 18 agosto 2022, di premi per l’acquisizione di proposte progettuali coerenti o complementari rispetto agli obiettivi del PNRR e del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027.
Le proposte progettuali dovranno essere finalizzate alla realizzazione di uno dei seguenti obiettivi:
transizione verde dell'economia locale, trasformazione digitale dei servizi, crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, coesione economica, occupazione, produttività, competitività, sviluppo turistico, ricerca, innovazione sociale, cura della salute, resilienza economica, sociale e istituzionale, miglioramento dei servizi per l'infanzia, per la crescita professionale dei giovani e la partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
In alternativa, i Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti possono impegnare le risorse per l’affidamento di incarichi volti alla redazione di progetti di fattibilità tecnica economica (livello minimo richiesto) e per le successive fasi di progettazione.
Sono dunque considerati ammissibili:
i premi per la messa a bando di concorsi, i compensi per lo sviluppo di progetti di fattibilità tecnico-economica, le spese per i rilievi e per le indagini strettamente necessari per l’avvio delle procedure, le spese di pubblicazione dei bandi, le spese per le commissioni di gara, le spese per attività tecnico amministrative di supporto al responsabile di procedimento per le attività preliminari alla predisposizione del documento di indirizzo della progettazione, le imposte e le tasse.
Non sono ammesse spese per espropri, acquisto di aree, lavori e fornitura di beni di qualsiasi natura.
Le proposte progettuali selezionate saranno acquisite in proprietà dagli enti beneficiari e potranno essere utilizzate per partecipare a bandi, avvisi pubblici, all’assegnazione delle risorse del PNRR e delle politiche di coesione nazionali ed europee.
Il trasferimento delle risorse avviene dopo la pubblicazione del bando su richiesta dei singoli enti.
Se un ente non utilizza il contributo assegnato o lo utilizza parzialmente, la parte non utilizzata verrà revocata e le risorse verranno riassegnate agli enti beneficiari più virtuosi. In pratica, chi utilizza interamente e nei tempi previsti le risorse assegnate, potrà ricevere ulteriori finanziamenti, che verranno redistribuiti con un successivo decreto disposto dal Ministro per il Sud e la Coesione territoriale.