Nuova strategia per lo sviluppo delle Valli Prealpine

Micol Oggioni
Fondo per lo sviluppo delle valli prealpine

Con l’approvazione della nuova strategia per lo sviluppo delle Valli Prealpine, Regione Lombardia stanzia 14,26 milioni di euro per sostenere la ripresa socioeconomica dei territori montani e parzialmente montani, attraverso il contributo alla realizzazione di strategie di sviluppo sostenibile e resiliente.
L’obiettivo principale della strategia, è quello di contrastare l’isolamento e l’abbandono dei territori montani e mantenere la forza lavoro attraverso interventi orientati al potenziamento e alla valorizzazione di beni e di servizi pubblici a favore delle comunità locali.

Chi sono i beneficiari del bando Nuova strategia per lo sviluppo delle Valli Prealpine

Sono soggetti beneficiari i partenariati composti da Enti pubblici, nello specifico:
  • Unioni di Comuni e Comuni classificati “montani” o “parzialmente montani”;
  • Comunità Montane;
  • Enti Parco, limitatamente ai territori dei comuni “montani” e “parzialmente montani”;
Sono esclusi i Comuni:
  • della provincia di Sondrio;
  • della provincia di Pavia;
  • della provincia di Brescia confinanti con la provincia di Trento e beneficiari del Fondo Comuni Confinanti.
La proposta deve essere sottoscritta da almeno cinque Enti facenti parte di un ambito territoriale omogeneo, inteso quale porzione di territorio avente caratteristiche morfologiche, sociali ed economiche simili.
La proposta può essere sottoscritta anche da più Comunità Montane e/o più Unioni di Comuni. Ogni territorio può essere interessato da una sola strategia; pertanto, ciascun soggetto può sottoscrivere una sola proposta.

Cosa finanzia il bando Nuova strategia per lo sviluppo delle Valli Prealpine

Gli interventi devono essere orientati al miglioramento, al potenziamento, alla valorizzazione e alla messa a sistema della dotazione di beni e di servizi pubblici a favore delle comunità locali, attraverso azioni sinergiche che abbiano come linee guida i principi di sostenibilità e resilienza.
Nelle strategie proposte deve emergere la capacità di coordinare e integrare politiche ordinarie su servizi essenziali di cittadinanza (mobilità, sanità ed istruzione) con le politiche di sviluppo per la tutela e la valorizzazione del territorio.
Sono finanziabili esclusivamente interventi ricadenti nei seguenti ambiti strategici:
  1. rigenerazione e recupero del patrimonio edilizio e degli spazi aperti abbandonati, dismessi, sottoutilizzati, atti allo sviluppo di servizi sociali, didattici, culturali e sportivi;
  2. rafforzamento dell’inclusione sociale, contrasto alla povertà e riduzione delle disuguaglianze economiche, sociali e di genere, attraverso interventi a sostegno delle fasce di popolazione più deboli e vulnerabili;
  3. efficientamento energetico degli edifici e azioni volte al contrasto degli effetti dei cambiamenti climatici;
  4. produzione di energia da fonti rinnovabili locali (comunità energetiche, microimpianti idroelettrici, biomasse, biogas, cogenerazione, biometano);
  5. costruzioni di nuove reti, con realizzazione dei relativi impianti di generazione, o estensione di reti esistenti di teleriscaldamento;
  6. digitalizzazione e potenziamento della comunicazione digitale per aumentare l’attrattività dei territori e contrastare il digital divide;
  7. creazione di infrastrutture per garantire servizi culturali anche a fini turistici, creazione o manutenzione straordinaria di itinerari tematici e di percorsi storici;
  8. mobilità sostenibile con sviluppo di reti infrastrutturali stabili e di supporto a forme di mobilità a basso impatto e alto rendimento locale (reti ciclabili di scala territoriale, percorsi casa-scuola e casa-lavoro, potenziamento degli itinerari legati al cicloturismo);
  9. integrazione delle reti di mobilità, manutenzione straordinaria e messa in sicurezza di manufatti e infrastrutture stradali e di mobilità esistenti;
  10. integrazione e potenziamento di percorsi escursionistici, itinerari turistici, aree attrezzate, percorsi segnalati e loro messa in rete;
  11. realizzazione di spazi attrezzati da destinare allo sviluppo e al sostegno delle filiere corte e dei mercati locali;
  12. interventi volti alla valorizzazione dei rifugi di proprietà di Enti pubblici.

Sono ammissibili le spese successive al 1° gennaio 2022 per interventi i cui lavori siano stati affidati successivamente alla medesima data. Ogni strategia ammessa al contributo deve essere realizzata, con il collaudo degli interventi ivi previsti, e rendicontata entro il 30 novembre 2023, salvo proroghe.

Quanto finanzia il bando Nuova strategia per lo sviluppo delle Valli Prealpine

La dotazione totale dell’Avviso pubblico è di € 14.268.000,00.
L'ammontare dei contributi è commisurato al valore degli interventi ammessi a contributo e non può superare, per ogni singolo intervento, il 50% della spesa ritenuta ammissibile. Per gli interventi che vedono come ente proprietario i Comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti, Comunità Montane ed Enti Parco, sono concessi contributi sino al 90% della spesa ritenuta ammissibile.
La dimensione finanziaria della strategia non deve superare l’importo di € 3.500.000,00. L’importo di ogni singolo intervento non deve essere inferiore a € 200.000,00.

Quando scade il bando Nuova strategia per lo sviluppo delle Valli Prealpine

La scadenza per la presentazione delle domande di ammissione al finanziamento  è stata prorogata al giorno  15 settembre 2022.

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