Italy for Climate: obiettivi e strategie contro la crisi energetica

Matteo Bertoni
Italy for Climate: obiettivi e strategie contro la crisi energetica

Si è tenuta lo scorso giovedì 14 luglio a Roma la terza Conferenza nazionale sul clima, organizzata da Italy for Climate (I4C): un’iniziativa per lo sviluppo sostenibile in cui sono coinvolte imprese e associazioni che hanno a cuore il tema del cambiamento climatico. Il fine è promuovere la Roadmap climatica italiana, un documento in linea con il Green Deal e gli accordi di Parigi, che guidi l’Italia al raggiungimento degli obiettivi di Transizione energetica e contrasto della crisi ambientale di fronte alla quale ci troviamo. Il tema principale è stato l’energia: le riflessioni hanno spaziato, quindi dal  risparmio energetico, all’efficientamento, alle fonti rinnovabili, analizzando questi aspetti dal punto di vista socio-economico.

I 5 obiettivi al 2030

Sono 5 i punti fondamentali su cui focalizzare l’attenzione:

  • Aumento dal 20% al 45% del risparmio di energia rinnovabile;
  • Arrivare a produrre l’84% del fabbisogno elettrico nazionale da fonti green;
  • Raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione
  • Diminuire il consumo di petrolio dal 41% al 45%;
  • Diminuire i gas serra del 60%.

L’obiettivo è ottenere i risultati elencati entro il 2030.

I benefici

Grazie alle fonti rinnovabili si verrebbero a creare circa 14 milioni di posti di lavoro, con investimenti per 140 miliardi. La stessa cifra, è stato stimato, viene persa ogni anno dal PIL mondiale per il cambiamento climatico.

Le strategie da adottare

Poiché in Italia lo stallo delle fonti rinnovabili non sembra arrivare ad una conclusione, gli obiettivi sulla produzione di energia sono ad un’impasse. Per questo motivo, bisogna sicuramente puntare sui pannelli fotovoltaici, oltre che intervenire con decisione sull’efficientamento energetico degli edifici, entro il 2025.

Valutazioni

Il problema ambientale è legato al fattore economico, ma anche sociale e lavorativo. È fondamentale andare a creare nuovi posti di lavoro, per far fronte ai problemi con le giuste misure di intervento. È altresì importante introdurre un “burden sharing” sulle rinnovabili, con target annuali definiti e vincolanti e conseguenze significative contro l'inadempienza. Sono senz’altro propositi impegnativi, il cui raggiungimento è vincolato alla sinergia tra istituzioni, centri di ricerca, Università e utenti, così da riportare il Paese in linea con il resto d’Europa. 

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