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New European Bauhaus

Valeria Chiodarelli
New European Bauhaus

Il Bauhaus fu una scuola di architettura e design, diventata poi un vero e proprio movimento culturale, nata a Weimar nel 1919 e conclusasi a Dessau nel 1933. Rappresentò il punto di riferimento fondamentale per tutti i movimenti d'innovazione nel campo del design e dell'architettura legati al razionalismo e al funzionalismo, facenti parte del cosiddetto Movimento Moderno: il Bauhaus non ha rappresentato solo uno stile architettonico, ma piuttosto una vera e propria visione secondo la quale non dovrebbe esistere distinzione tra arte e artigianato, bellezza e qualità tecnica.

Tra i principi fondanti, anche l’uso intelligente delle risorse secondo un approccio improntato al risparmio, non solo per controllare i costi e minimizzare i tempi d’esecuzione, ma anche per ridurre materiali di scarto e spazio inutilizzato.

In data 15 settembre 2021 la Commissione Europea ha adottato una comunicazione finalizzata a definire il nuovo concetto di Bauhaus Europeo: un’iniziativa che si traduce in azioni politiche e linee di finanziamento, che mira ad accelerare la trasformazione di vari settori economici (es. edilizia, artigianato,…) verso modelli di economia circolare. Un’iniziativa che fa propri i principi del New Green Deal, verso modello di innovazione sostenibile, che porti ricadute concrete nella vita quotidiana. 

Elemento saliente dell’approccio promosso, quello di stimolare la cooperazione interdisciplinare tra le professioni, per un cambiamento che porti a sperimentare nuovi edifici, ma anche la rigenerazione di spazi pubblici, stili di vita, fino arrivare alla moda e all’arredamento, combinando la dimensione creativa del bello, con i principi di inclusione e di sostenibilità. 

Una visione che si basa su modelli partecipativi, per dare ruolo alle comunità locali nei processi di rigenerazione e di innovazione, economicamente praticabili e finalizzati a migliorare la vita delle comunità.

Un approccio che porta così la Politica di Coesione a declinarsi a livello locale, combinando:

- Sostenibilità, contro i cambiamenti climatici, verso la circolarità e a tutela della biodiversità;

- Estetica, nella qualità, negli stili e in relazione alle esigenze funzionali

- Inclusione, nella valorizzazione della diversità, dell’accessibilità anche a livello economico.

Per tradurre in politiche e azioni questi principi il nuovo European Bauhaus guarda a percorsi di co-design che facilitino il cambiamento e che siano volti a:

- riconnettersi con la natura

- ritrovare il senso di appartenenza

- dare priorità ai luoghi e alle persone che ne hanno più bisogno

- promuovere la visione a lungo termine, il ciclo di vita e la circolarità nell'ecosistema industriale

Per stimolare il confronto su scala europea, la Commissione ha lanciato tra fine 2021 e inizio 2022 una fase di coprogettazione, che ha visto l’adesione di più di 2.000 partecipanti per la condivisione di idee, sfide e visioni che hanno interessato tanto i livelli di governo nazionali e regionali, che le imprese e le realtà del terzo settore.

Il processo continuerà nei prossimi mesi con nuove attività di disseminazione e di coprogettazione, mentre alcune linee di finanziamento a supporto del New European Bauhaus si stanno attivano a livello europeo: tra queste alcuni bandi del programma Horizon, e un topic dedicato all’interno del programma per l’ambiente LIFE, nell’ambito della call dedicata all’economia circolare.

Una risposta concreta per sostenere il cambiamento e tradurlo in progettualità aperte e condivise


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