L’energia comunitaria è fondamentale per un’economia decarbonizzata ed è un passo obbligato nella lotta al cambiamento climatico. Oltre a questo, è un anello di congiunzione tra le economie locali e globali, un modo per ridurre il divario tra nord e sud e per dare potere alla popolazione.
Promuovere l’energia con il PAESC
Gli enti locali possono trarre moltissimi vantaggi dalla diffusione, nei propri territori, dell’energia comunitaria e possono avviare nuovi progetti. In molti, infatti, negli ultimi anni si sono impegnati per il raggiungimento di obiettivi energetici e climatici, ma conseguirli a volte risulta piuttosto complicato. Con il Patto dei Sindaci, i governi locali possono impegnarsi per tali obiettivi e tradurre il proprio impegno politico in progetti concreti e con il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima - strumento finalizzato a promuovere le fonti rinnovabili, favorire il risparmio energetico e indirizzare il territorio verso uno sviluppo sempre più sostenibile - possono delineare le azioni che intendono intraprendere.
Un impegno a lungo termine
Un aspetto importante è quello di assicurare una partecipazione attiva degli enti locali per lo sviluppo dell’energia comunitaria. Un modo può essere quello di coinvolgere direttamente i cittadini nelle politiche e nei vari processi decisionali in materia di clima ed energia. Inoltre è importante per i Comuni saper quantificare i propri consumi energetici su un certo periodo temporale. Il PAESC è il mezzo con cui si può raggiungere questa consapevolezza.
Il ruolo dei Comuni
Per promuovere e garantire lo sviluppo di tutti quegli aspetti legati alla sostenibilità energetica, i Comuni possono adottare specifiche misure per favorire la nascita di comunità energetiche.
Con le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) si è diffuso il concetto di autoproduzione ed autoconsumo di energia per promuovere, in tal senso, l'autonomia e l'indipendenza dei territori. A tal proposito, è molto utile una mappatura delle risorse disponibili, in modo da avere una panoramica dei depositi locali in termini di energie rinnovabili.
Partecipazione attiva
La legislazione europea incoraggia gli enti locali a diventare membri e promotori delle comunità energetiche, in collaborazione con i cittadini e le piccole e medie imprese locali. Il coinvolgimento non interesserebbe solo il settore della produzione di energia, ma tutti gli aspetti della comunità: dalla mobilità, all’aggregazione, al bilanciamento ecc. I benefici sono molteplici e riguardano sì il lato economico, ma hanno anche carattere ambientale e sociale, soprattutto per i piccoli comuni e borghi spesso a rischio di spopolamento, rispondendo a un’esigenza di portata ben più ampia che parte dal pensiero locale e si estende a quello globale.