È ormai chiaro che gli obiettivi primari che in ambito edilizio, ma non solo, devono essere conseguiti sono tutti quelli legati alla salvaguardia dell’ambiente e al contrasto dei mutamenti climatici.
Il PNRR ha messo ulteriormente in evidenza l’importanza di queste tematiche dedicando loro specifiche missioni e incentivando in ogni modo possibile la transizione energetica. A tal proposito, un “fenomeno” recente è quello delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): uno strumento innovativo che permette non soltanto di risparmiare sui costi dell’energia, ma anche di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità attraverso una collaborazione sinergica tra i vari attori del territorio.
Abbiamo approfondito il tema delle CER per i Comuni nel nostro articolo “CER per i Comuni: i vantaggi e come realizzarle”, ma abbiamo dedicato anche un adeguato spazio al modo in cui le imprese possono sfruttare tale opportunità nell’articolo “Comunità energetiche rinnovabili e imprese”.
Un nuovo settore per le CER
È interessante constatare, quindi, come le CER abbiano assunto un’importanza strategica, grazie evidentemente alle loro potenzialità in termini degli obiettivi di cui abbiamo parlato: per questa ragione il discorso è stato esteso anche alle aree portuali. È ben noto, infatti, che i porti siano tra le infrastrutture più energivore e uno studio condotto dall’Università di Genova ha evidenziato una grave carenza, da parte degli stessi, delle attestazioni ISO relative ai sistemi di gestione della qualità e dell’ambiente.
Risultano, inoltre, quasi del tutto assenti le certificazioni specifiche sulla qualità dei porti stessi, con una percentuale di possesso limitata al 26%. È chiaro che questi dati non possono essere accettabili, se pensiamo ai risultati che devono essere raggiunti.
Affinché siano sostenibili e si portino in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione nazionali ed europei, le attività portuali dovranno necessariamente attuare interventi volti alla sostenibilità, in primis riducendo ed ottimizzando i consumi energetici e l’uso di energie rinnovabili. I progetti che mirano a questo specifico traguardo rientrano nella realizzazione dei cosiddetti “Green port”.
Le potenzialità delle aree portuali
Sia per quantità, sia per estensione, i porti possono svolgere un ruolo non trascurabile nella transizione energetica del Paese. Dando loro la possibilità di poter essere inseriti tra le CER, viene di molto agevolato il percorso verso l’uso di forme di energia rinnovabile, riconoscendo anche il contributo allo sviluppo sostenibile e all’economia della nazione. In questo modo si fornisce anche un concreto aiuto alle imprese, oggi in difficoltà a causa dell’aumento dei costi delle materie prime.
Quali interventi
Per poter effettivamente parlare delle aree portuali in termini di CER, gli interventi da realizzare riguardano:
- La riqualificazione delle aree;
- La riduzione delle emissioni e dell’inquinamento nelle città portuali;
- Una maggior attenzione verso la salvaguardia del patrimonio naturalistico e della biodiversità;
- Un’implementazione della produzione di energia rinnovabile;
- L’ottimizzazione del trasporto dell’energia.
Obiettivi, questi, che richiedono il massimo impegno e la massima attenzione alla pianificazione strategica ed alla gestione delle risorse, in modo da rendere proficua l’opportunità che si presenta e poter godere di un reale beneficio.