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Le comunità energetiche nei condomini

Matteo Bertoni
Le comunità energetiche nei condomini

Abbiamo visto, nei nostri precedenti approfondimenti, come i Comuni, le imprese e perfino le aree portuali possano ottenere profitto e contribuire alla transizione energetica attraverso le comunità energetiche rinnovabili. Ma l’offerta dalle CER non si limita a queste configurazioni: sono inclusi, infatti, anche i condomini.

Le CER per i condomini

La possibilità di creare delle comunità energetiche rinnovabili all’interno dei condomini è molto allettante: si prefigura l’opportunità di produrre e consumare l’energia elettrica necessaria al fabbisogno degli appartamenti tramite pannelli fotovoltaici sulla copertura dell’edificio. L’energia prodotta verrebbe poi redistribuita tra i vari inquilini, oppure immessa in rete e venduta, in caso di eccesso rispetto ai consumi. Questo si traduce, per i condòmini, in una considerevole riduzione dei costi in bolletta.

Ma cosa significa, precisamente, CER per i condomini?

Il meccanismo non differisce rispetto a quello descritto, ad esempio, per i Comuni: nello specifico, gli abitanti del condominio possono consociarsi per creare la loro Comunità Energetica Rinnovabile e produrre energia tramite un impianto fotovoltaico collocato sulla copertura dell’immobile. Si crea in questo modo un circolo interno di distribuzione dell’energia tra gli abitanti del palazzo e l’eventuale eccesso viene poi reimmesso nella rete. L’obiettivo è sempre quello di fornire benefici ambientali, economici e sociali ai membri della comunità.

Condominio e autoconsumo

Le comunità energetiche per i condomini sono disciplinate dall’art.24 della RED II, rivolto ai consumatori individuati all’interno del medesimo edificio in cui siano presenti uno o più impianti alimentati ad energia rinnovabile. Il sistema dell’autoconsumo si inserisce, infatti, in un contesto in cui devono essere necessariamente presenti una comunità sociale e un amministratore condominiale. Questa struttura rende possibile i rapporti tra i membri della comunità energetica del condominio e coloro che amministrano l’impianto.

Inoltre, non vi sono particolari restrizioni in merito ai beneficiari, che possono essere i singoli nuclei familiari così come le attività collocate all’interno dello stabile, purché si rispettino due condizioni:

  • i membri del collettivo di autoconsumatori devono utilizzare un impianto che sia nello stesso edificio in cui si trovano;
  • l’impianto utilizzato deve essere alimentato da fonti rinnovabili e non deve superare i 200 kW di potenza.
Creare una CER con il Superbonus

Come è ormai ben noto, tra gli interventi trainati previsti dal superbonus vi è proprio la realizzazione di un impianto fotovoltaico. Questo si traduce nella possibilità di utilizzare il superbonus non soltanto per attuare una riqualificazione in termini di efficientamento energetico, ma anche per creare una comunità energetica all’interno del proprio condominio. 

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