Abbiamo visto, nei nostri precedenti approfondimenti, come i Comuni,
le imprese e perfino le aree portuali possano ottenere profitto e contribuire alla transizione energetica attraverso
le comunità energetiche rinnovabili. Ma l’offerta dalle CER non si limita a
queste configurazioni: sono inclusi, infatti, anche i condomini.
Le CER per i condomini
La possibilità di creare delle comunità energetiche
rinnovabili all’interno dei condomini è molto allettante: si prefigura l’opportunità
di produrre e consumare l’energia elettrica necessaria al fabbisogno degli
appartamenti tramite pannelli fotovoltaici sulla copertura dell’edificio.
L’energia prodotta verrebbe poi redistribuita tra i vari inquilini, oppure
immessa in rete e venduta, in caso di eccesso rispetto ai consumi. Questo si
traduce, per i condòmini, in una considerevole riduzione dei costi in bolletta.
Ma cosa significa, precisamente, CER per i condomini?
Il meccanismo non differisce rispetto a quello descritto, ad
esempio, per i Comuni:
nello specifico, gli abitanti del condominio possono consociarsi per creare la
loro Comunità Energetica Rinnovabile e produrre energia tramite un impianto
fotovoltaico collocato sulla copertura dell’immobile. Si crea in questo modo un
circolo interno di distribuzione dell’energia tra gli abitanti del palazzo e l’eventuale
eccesso viene poi reimmesso nella rete. L’obiettivo è sempre quello di fornire
benefici ambientali, economici e sociali ai membri della comunità.
Condominio e autoconsumo
Le comunità energetiche per i condomini sono disciplinate
dall’art.24 della RED II, rivolto ai consumatori individuati all’interno del medesimo
edificio in cui siano presenti uno o più impianti alimentati ad energia rinnovabile.
Il sistema dell’autoconsumo si inserisce, infatti, in un contesto in cui devono
essere necessariamente presenti una comunità sociale e un amministratore
condominiale. Questa struttura rende possibile i rapporti tra i membri della
comunità energetica del condominio e coloro che amministrano l’impianto.
Inoltre, non vi sono particolari restrizioni in merito ai
beneficiari, che possono essere i singoli nuclei familiari così come le
attività collocate all’interno dello stabile, purché si rispettino due
condizioni:
- i membri del collettivo di autoconsumatori devono utilizzare
un impianto che sia nello stesso edificio in cui si trovano;
- l’impianto utilizzato deve essere alimentato da fonti
rinnovabili e non deve superare i 200 kW di potenza.
Creare una CER con il Superbonus
Come è ormai ben noto, tra gli interventi trainati previsti
dal superbonus vi è proprio la realizzazione di un impianto fotovoltaico.
Questo si traduce nella possibilità di utilizzare il superbonus non soltanto
per attuare una riqualificazione in termini di efficientamento energetico, ma anche
per creare una comunità energetica all’interno del proprio condominio.