Nel nostro Blog abbiamo trattato diverse volte delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), intese come entità legali, costituite dai diversi attori di una comunità - che aderendo volontariamente ad un contratto - collaborano per produrre, auto-consumare e stoccare energia a Km0 attraverso l’installazione di impianti per la produzione e condivisione di energia rinnovabile.
Le CER, rappresentano per cui uno strumento innovativo che consentirebbe a cittadini, imprese e Comuni italiani di risparmiare sul costo dell’energia, attuando politiche sociali ed economiche in chiave green, essenziali nell’attuale contesto segnato dall’aumento delle bollette.
Per questi motivi, diverse sono le Regioni italiane che si sono adoperate per la creazione di un “contesto” favorevole allo sviluppo di un sistema di CER a livello locale.
Qui proveremo a fare un punto sulla situazione in Italia, a livello normativo e in termini di interventi (incentivi, bandi) adottati.
A livello nazionale si contano circa 12 Comunità Energetiche Rinnovabili, localizzate in particolare nei Comuni del Nord Italia .
Come visto in questo articolo, le Regioni del Nord Italia particolarmente attive in materia sono:
Regione Piemonte e le comunità Energetiche Rinnovabili
Regione Piemonte, che con la legge regionale 12/2018 è stata la prima ad aver istituito una Comunità Energetica a Torino, grazie alla collaborazione sinergica tra il Politecnico di Torino, Consorzio Pinerolo Energia e lo stesso Comune della città di Torino . Ciò prima ancora del Decreto Milleproroghe che ha introdotto nel contesto italiano alcune indicazioni della direttiva europea sull’energia rinnovabile RED II relative alle Comunità Energetiche.
Al fine di incentivare la realizzazione delle CER nel territorio piemontese, negli scorsi mesi era attivo il bando “Alternative” di Fondazione Cariplo che con una dotazione finanziaria di 1,5 milioni di euro sosteneva la diffusione delle Comunità energetiche, concedendo contributi a fondo perduto fino a 80 mila euro alle amministrazioni locali ed enti non profit, operanti nel territorio della Regione Lombardia e delle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola. Il bando si è chiuso il 21 luglio 2022 .
In parallelo, il bando Sinergie della Fondazione Compagnia di San Paolo metteva a disposizione un percorso di informazione e promozione sulle CER, e un info package contenente un vademecum per la loro realizzazione .
Con la recente firma del Manifesto di Orta , inoltre, il Piemonte si è attivato per la formazione di una prima comunità energetica su un lago italiano che vede il coinvolgimento sia dei comuni delle sponde che dei comuni dell’entroterra.
Regione Emilia Romagna e le comunità Energetiche Rinnovabili
Il 27 maggio Regione Emilia-Romagna ha approvato la legge regionale n . 5/2022 “Promozione e sostegno delle comunità energetiche rinnovabili (Cer) e degli auto-consumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente” per l’individuazione di azioni di sistema per le Comunità Energetiche Rinnovabili e di misure a sostegno e promozione dell’autoconsumo collettivo di energia da fonti rinnovabili. La misura prevede la concessione di contributi e agevolazioni finanziarie volte ad accompagnare e sostenere i Comuni nella progettazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili, agevolando anche le spese per l’acquisto e installazione degli impianti di produzione e accumulo ed erogando servizi di supporto, dalla comunicazione all’informazione, sui temi della transizione ecologica e autoconsumo di energia rinnovabile Oltre alle risorse previste dalla legge regionale – pari a 200.000 euro per il 2022 e 150.000 euro per il 2023 – Regione Emilia-Romagna intende destinare 12.000.000 di euro del FESR per l’attuazione dell’intervento, che si aggiungono così ai fondi a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Entro un anno, Regione Emilia-Romagna ed enti locali individueranno i tetti degli edifici pubblici e le aree pubbliche idonee per l’installazione degli impianti energetici a servizio delle CER. Sono previsti, inoltre, contributi maggiorati per la costituzione di CER composti da soggetti in situazione di fragilità economica, enti del terzo settore, situate in aree svantaggiate o che prevedono anche progetti di inclusione sociale e solidarietà sociale. Si attende pubblicazione dei bandi per maggiori dettagli .
Regione Lombardia e le Comunità Energetiche Rinnovabili
Anche Regione Lombardia si è attivata con la legge sulle Comunità Energetiche Rinnovabili, approvata dal Consiglio Regionale lo scorso febbraio, volta a promuovere l’autonomia e indipendenza energetica della Regione grazie alla produzione e autoconsumo in loco di energia rinnovabile. L’intervento si inerisce nell’ambito degli obiettivi fissati dal PNRR per la transizione green, che prevede risorse complessive pari a 2,2 miliardi di euro per lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili in Italia.
Con un investimento iniziale di 22 milioni, Regione lombarda punta allo sviluppo di una rete diffusa di impianti di produzione e accumulo energetico formata da 6.000 Comunità Energetiche – obiettivo per i prossimi 5 anni – che permetteranno di incrementare fino al 30% la produzione di energia rinnovabile .
A tal fine, dal 28 luglio al 30 dicembre 2022 è aperto l’avviso di Regione Lombardia “Manifestazione di Interesse” rivolto ai Comuni, finalizzato a raccogliere informazioni per valutare le potenzialità per lo sviluppo delle CER per l’autoproduzione e condivisione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili .
Come funziona la manifestazione di interesse:
- Comuni presentano una proposta di comunità energetica
- I progetti proposti ritenuti meritevoli saranno inseriti in un elenco e verranno attivate, con provvedimento della Giunta regionale, apposite linee di finanziamento da Regione Lombardia con il supporto tecnico del CERL.
Scadenza per la presentazione dei progetti: 30 dicembre 2022
Assieme a Fondazione Cariplo, Regione Lombardia ha infatti delineato 2 interventi finanziari per l’attivazione degli investimenti previsti per la realizzazione di una rete diffusa di comunità energetiche rinnovabili .
Regione Veneto e le Comunità Energetiche Rinnovabili
Più recentemente, invece, Regione Veneto ha approvato la Legge regionale del 5 luglio 2022 n. 16, per la promozione dell'istituzione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e di auto consumatori di energia rinnovabile .
La misura prevede finanziamenti, per un ammontare di 100.000€ per il 2022 e 250.000€ per ciascuno degli anni 2023 e 2024 volti a:
- promuovere la costituzione di smart grid (reti di autoproduzione e consumo energetico) per la produzione e consumo di energie rinnovabile in loco
- finanziare la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili a servizio delle CER.
Obiettivi:
- sostenere Comuni ed enti gestori di edilizia residenziale pubblica nelle attività per la diffusione delle CER e dei gruppi di AERAC;
- promuovere, facilitare e diffondere la diffusione delle CER e dei gruppi di AERAC;
- favorire la realizzazione di infrastrutture materiali e immateriali a servizio delle CER e dei gruppi di AERAC.
Entro 90gg dall’entrata in vigore della legge regionale, è prevista la definizione dei criteri e delle modalità di attuazione delle forme di sostegno previsto dalla Giunta di Regione Veneto.
Centro e Sud Italia
Regione Lazio e le Comunità Energetiche Rinnovabili
“100 Comunità Energetiche in 100 Comuni entro il 2022” è il progetto di Regione Lazio – in collaborazione con la Sapienza di Roma - presentato il 25 maggio 2022 per la diffusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sul territorio laziale che prevede un attivo coinvolgimento dei Comuni interessati. La misura prevede risorse pari a 110 milioni di euro, prevenienti sia dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che dai fondi europei e regionali.
Fondazione con il Sud
Come visto qui, per le regioni del Sud Italia si è attivata la Fondazione con il Sud per promuovere la nascita di Comunità energetiche rinnovabili per sostenere la transizione ecologica e le famiglie in povertà energetica nelle regioni del Mezzogiorno.
Il bando per le “Comunità Energetiche e Sociali al Sud” si rivolge agli Enti Non Profit, associazioni, cooperative sociali o consorzi, enti ecclesiastici, fondazioni ed imprese sociali. Con una dotazione finanziaria di 1,5 milioni di euro, la misura prevede la concessione di contributi del:
- 40% delle spese per interventi nella Zona B “Aree ad agricoltura intensiva e specializzata"
- 50% delle spese per interventi nella Zona D "Aree rurali con problemi di sviluppo"
Investimento minimo agevolabile: 20.000 euro
Scadenza bando: 21 settembre 2022
Regione Sicilia e le Comunità Energetiche Rinnovabili
Anche l’Assessorato dell’energia di Regione Sicilia aveva indetto un avviso – da 5 milioni di euro - rivolto ai Comuni siciliani e finalizzato a promuovere la realizzazione di Comunità di energie rinnovabili e solidali. Il bando si è chiuso agosto l’8 agosto e prevedeva la concessione di contributi a fondo perduto a copertura delle spese per la costituzione delle comunità energetiche.
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