Nell’attuale contesto di crisi energetica molte imprese italiane si sono trovate in difficoltà nel sostenere l’aumento delle proprie bollette, costringendoli – non i pochi casi – a sospendere la propria attività economica. Se già i programmi del PNRR incentravano il proprio focus sugli investimenti per la transizione verso un modello di economia circolare e più sostenibile dal punto di vista ambientale ed ecologico, le difficoltà legate all’aumento del costo dell’energia hanno spinto ulteriormente sia il legislatore sia le imprese a ricercare soluzioni alternative, e sicuramente più innovative, per soddisfare il fabbisogno energetico delle aziende, dei cittadini (grazie alle Comunità Energetiche Rinnovabili) e del paese. Al fine di ridurre significativamente le spese per l’energia, molte imprese hanno infatti incominciato ad investire nell’installazione di un impianto fotovoltaico per il proprio approvvigionamento energetico.
In questo articolo proveremo a fare una panoramica sui vantaggi dell’investire in fonti rinnovabili e, nello specifico, perché per le imprese conviene installare pannelli fotovoltaici per la produzione e consumo in loco di energia rinnovabile.
Quanto costa
L’installazione di un impianto fotovoltaico per un’impresa può comunque rappresentare un investimento impegnativo. Infatti, a seconda del posizionamento, della tipologia di pannelli e tecnologica impiegata, il costo può partire da 100.000 a 200.000 euro , circa 1.100-1.200 euro per kWp. È anche vero, tuttavia, che questo investimento iniziale può essere ammortizzato grazie a diversi benefici che si possono acquisire.
Detrazioni fiscali a favore dell’impiego di fonti rinnovabili e a sostegno della transizione green. A livello nazionale, infatti, il Decreto Rilancio ha introdotto il Superbonus 110% - prorogato fino al 2023 grazie al PNRR – che consiste in una detrazione fiscale del 110% delle spese per interventi di efficientamento energetico (inclusa l’installazione di pannelli fotovoltaici) sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022 .
Risparmio sulla bolletta grazie alla produzione e consumo di energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici che sfruttano l’energia solare e la trasformano in energia totalmente pulita e rinnovabile . Infatti, se prendiamo in considerazione un autoconsumo di energia del 70% e un costo medio di 30cent per KwH in bolletta, l’installazione di un impianto per la generazione di energia rinnovabile consentirebbe in media un risparmio annuale di circa 29 mila euro .
Incentivi nazionali ed europei (PNRR): bandi di contributo, finanziamenti, agevolazioni.
Tra questi, il bando Parco Agrisolare a sostegno di investimenti per la realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti di edifici ad uso produttivo del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale. La misura ha una dotazione finanziaria di 1,5 miliardi di euro e prevede finanziamenti in conto capitale fino al 50 delle spese ammissibili, eventualmente maggiorabili.
Possibilità di vendere alla rete l’energia prodotta tramite impianto FV e non consumata, attraverso una convenzione con il GSE (Gestore dei Servizi Energetici), al prezzo dell’energia per la zona di installazione .
Scambio sul posto: le imprese che installano un impianto fotovoltaico posso aderire allo “Scambio sul posto”, grazie al quale è possibile compensare l’energia prodotta e immessa in rete con quella prelevata e consumata in un momento diverso da quello della produzione. Il servizio, chiamato anche “ritiro dedicato”, è una forma di autoconsumo in cui il ricavato è calcolato sulla differenza tra la produzione totale dell’impianto fotovoltaico e l’autoconsumo .
Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): possibilità di aderire e realizzare una Comunità Energetica assieme ai soggetti della comunità in cui l’impresa è localizzata, al fine di instaurare un sistema di collaborazione tra imprese, cittadini e enti locali per la produzione, l’autoconsumo e stoccaggio di energia rinnovabile a Km0.
Meno costi di manutenzione e meno rischi di usura
Poiché un impianto fotovoltaico è statico e non prevede parti in movimento, oltre alla pulizia e sostituzione periodica (ogni 10 anni) degli inverter, esso non richiede una particolare manutenzione da parte dell’impresa e soprattutto è poco soggetto ad usura.
Indipendenza energetica
Installare nelle imprese impianti solari contribuisce a rendere l’Italia autonoma e indipendente dagli approvvigionamenti esteri di energia e materie prime, rendendola sicuramente più resiliente alle fluttuazioni di mercato. Senza inoltre dimenticare che, a differenza delle fonti fossili, l’energia solare è una fonte rinnovabile e sfruttabile sempre.
Tutte queste opportunità permettono non solo di risparmiare sul costo dell’energia ma anche di compensare e far rientrare – anche nel breve/medio termine (5 anni ) – la spesa iniziale per l’installazione dell’impianto FV, trasformandolo così in un investimento strategico e vantaggioso per l’impresa.
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