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PNRR & DNHS: di cosa si tratta

Ilaria Bresciani
PNRR & DNHS: di cosa si tratta

Il principio “DNHS” (Do No Significant Harm), come dal nome, prevede che gli interventi a valere sui PNRR nazionali non arrechino alcun danno significativo all’ambiente per potere accedere ai finanziamenti RRF.

Recovery & Resilience Facility

Il RRF - dispositivo per la ripresa e la resilienza - è stato introdotto come strumento “speciale” per fronteggiare la pandemia e, di fatto, costituisce il pilastro cardine del piano europeo in risposta alla crisi dovuta al Covid-19. Il RRF mira a contrastare gli impatti negativi della pandemia e a rendere le economie e società europee più resilienti, sostenibili e preparate ad affrontare le sfide per il rilancio post-Coronavirus, tra queste: la transizione digitale ed ecologica.

Tra i numerosi obiettivi del dispositivo per la ripresa e la resilienza vi è, infatti, quello di contribuire all’attuazione dell’Accordo sul Clima di Parigi e agli obiettivi delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, in linea con il Green New Deal Europeo. 

Do No Significant Harm 

Il principio di non arrecare nessun danno significativo all’ambiente si basa sulla “Tassonomia per la finanza sostenibile” elaborata con l’obiettivo di favorire gli investimenti verdi, sostenibili e responsabili, contribuendo a perseguire gli obiettivi del Green Deal. Esso è disciplinato da un Regolamento che definisce 6 criteri per valutare se un’attività economica sia sostenibile e se contribuisca alla tutela dell’ecosistema rispettando il principio del DNHS.

I 6 criteri di valutazione DNHS: 

  1.  Mitigazione dei cambiamenti climatici: un'attività economica/impresa non deve generare significative emissioni di gas serra (GHG).
  2. Adattamento ai cambiamenti climatici: un'attività d’impresa non deve creare un maggior impatto negativo sul clima attuale e futuro, sulle persone, natura, beni e sull’attività stessa. 
  3. Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine: un’attività economica non deve essere dannosa per il buono stato dei corpi idrici (superficiali, sotterranei o marini), né determinare il deterioramento qualitativo o la riduzione del potenziale ecologico.
  4. Transizione verso un’economia circolare (inclusi la riduzione e riciclo dei rifiuti): un'attività economica non deve portare a significative inefficienze nell'impiego di materiali recuperati o riciclati, ad incrementi nell'uso di risorse naturali, all’incremento significativo di rifiuti, al loro incenerimento o smaltimento, causando danni ambientali significativi a lungo termine.
  5. Prevenzione e riduzione dell’inquinamento dell’aria, acqua o suolo: un’attività non deve generare un aumento delle emissioni di inquinanti nell’aria, acqua o suolo.
  6. Protezione e ripristino della biodiversità e salute degli ecosistemi: un’attività economica non deve essere dannosa per gli ecosistemi o per la conservazione degli habitat e specie. 
PNRR & DNHS

Con l’obiettivo di contribuire all’ottemperamento del principio di DNHS, tutti gli investimenti e progetti proposti nel PNRR sono stati valutati sulla base dei 6 criteri DNHS. Per questo motivo, per ogni intervento la valutazione tecnica ha stimato gli effetti (diretti e indiretti) attesi, sintetizzati nei seguenti 4 scenari: 

  1. La misura non ha alcun impatto o un impatto trascurabile sull’obiettivo
  2. La misura sostiene l’obiettivo con un coefficiente del 100%
  3. La misura contribuisce all’obiettivo ambientale in maniera “sostanziale”
  4. La misura richiedere una valutazione DNHS complessiva

Al fine di supportare le amministrazioni ad essere in linea con il principio del DNHS attraverso l’introduzione di vincoli e requisiti nei propri programmi di investimento, è stata elaborata una Guida operativa scaricabile sul sito di Italia Domani. 

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