Piano di Emergenza Comunale contro l'emergenza climatica

Matteo Bertoni
Piano di Emergenza Comunale contro l'emergenza climatica

Alla luce dei recenti avvenimenti, sono sempre più evidenti gli effetti dell’emergenza climatica: la devastante siccità, aggiunta al maltempo ha sortito conseguenze devastanti ed è fondamentale andare ad arginare il problema. Lo straripamento dei corsi d’acqua a seguito delle alluvioni, oltre a mietere vittime, spazza via colture, serre, impianti di irrigazione, finanche ad arrivare agli impianti di trasformazione alimentare.

Le conseguenze del consumo di suolo

Ad aggravare gli effetti già deleteri del maltempo, vi è anche il fatto che nello spazio di soli 25 anni si è registrata la scomparsa di più di un terreno agricolo su 4, a causa dell’abbandono e della cementificazione. Notoriamente, la conseguenza è la diminuzione della capacità, da parte del terreno, di assorbire la pioggia, con evidenti ripercussioni sull’ambiente e sulla popolazione.
Si registra, inoltre, che nel 2021 siano stati consumanti in Italia oltre 2 metri quadrati di suolo al secondo. Le aree perse dal 2012 hanno fatto sì che la pericolosità idraulica del nostro territorio si sia notevolmente incrementata, favorendo il moltiplicarsi degli eventi estremi che oggi ben conosciamo.

E tra le forme di consumo di suolo vi è anche quella relativa all’installazione a terra degli impianti fotovoltaici, data la rilevanza rispetto al raggiungimento di una produzione energetica sostenibile per l’ambiente ed in forte crescita. Sembrerebbe un controsenso, dal momento che il fotovoltaico è parte del più ampio progetto di decarbonizzazione e raggiungimento delle zero emissioni al 2030 e al 2050, sempre e comunque in un’ottica di sostenibilità e rispetto dell’ambiente. Anche così, quindi, è necessario prendere dei provvedimenti cautelativi. 

Quali strumenti si possono usare?

Proprio perché l’Italia è un Paese ad alto rischio di calamità naturali, dai terremoti ai dissesti idrogeologici, unitamente ad una poco attenta gestione del territorio, è evidente  l’importanza di conoscere, approfondire, prevenire ed affrontare i rischi.

La pianificazione di emergenza è alla base dei Piani di Emergenza Comunale (PEC), che consistono nella progettazione ed organizzazione di tutte quelle misure e procedure da mettere in atto per affrontare gli eventi calamitosi. La pianificazione deve essere orientata su una approfondita conoscenza del territorio sotto tutti i punti di vista, deve analizzarne i rischi, valutarne le risorse e strutturare delle strategie di azione.

Uno strumento indispensabile di cui tutti i territori devono dotarsi, perché il benessere e la sicurezza dell’ambiente, oggi, sono anche i nostri. 

Il tuo Comune non è ancora dotato di PEC? Rivolgiti a noi! Grazie a una consolidata esperienza siamo in grado di aiutarti nella redazione o nell’aggiornamento del piano!


Ti interessa l’articolo?

Vuoi approfondire le tematiche che abbiamo trattato? Contattaci per avere maggiori informazioni.

Ti potrebbero interessare anche questi bandi


Contributi ai Comuni fragili dell'Emilia Romagna

Contributi ai Comuni fragili dell'Emilia Romagna

di Federica Sala

Il bando attua l’Azione "Ulteriori comuni fragili" nell'ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2021-2027 di Regione Emilia Romagna, destinato a sostenere investimenti infrastrutturali ...

Leggi
Ministero del Turismo: Contributi per le Aree di Sosta
Fondazione Cariparo: bando costituzione CER province Padova e Rovigo

Trasforma il tuo futuro!

Entra nella community per rimanere sempre aggiornato e realizzare i tuoi progetti innovativi e sostenibili

Iscriviti alla nostra newsletter

Success! Your message has been sent to us.
Error! There was an error sending your message.