Smart Villages per lo sviluppo delle comunità rurali

Federica Sala
Smart Villages per lo sviluppo delle comunità rurali

Con Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 2 dicembre 2022 è stato approvato il Piano Strategico della PAC 2023/2027 dell’Italia, che tra le diverse novità al suo interno vede la presenza di un intervento innovativo denominato SRG07 “Cooperazione per lo sviluppo rurale, locale e smart villages”. 

Si tratta di un intervento che può essere attivato sia a livello regionale sia in ambito Leader/GAL (Gruppi di Azione Locale) e che per l’Italia viene attivato da 19 Regioni e dalla Provincia Autonoma di Trento. 

L’intervento nasce per favorire lo sviluppo di progetti integrati, che vedano la partecipazione di gruppi di beneficiari misti (pubblico e privato) a livello territoriale, legato a specifici ambiti di cooperazione. E’ stato pensato proprio per favorire la capacità innovativa e aggregativa delle comunità rurali, per migliorare aspetti sociali, economici, ambientali, di governance locale, per favorire anche una maggiore cooperazione tra aree rurali e aree urbane. Il tutto guardando anche alle tecnologie digitali che possono favorire una gestione migliore dell’iniziativa nel suo complesso. 

I principi alla base dello Smart Villages

Alla base dello Smart Villages ci sono diversi principi:

  • economia circolare e inclusività nei diversi settori economici
  • miglior benessere e qualità di vita a livello locale
  • innovatività nell’affrontare sfide da una diversa prospettiva
  • sinergie con altri strumenti di programmazione locale, come ad esempio SNAI (Strategia Nazionale Aree Interne), progetti di ampio spettro come ad esempio Distretti del Cibo, Comunità Energetiche Rinnovabili e molto altro. 
Gli ambiti di intervento attivabili

L’intervento prevede la possibilità di attivare progetti in quattro ambiti di azione differenti di cooperazione:

Cooperazione per il turismo rurale: l’intervento entra in gioco per favorire uno sviluppo armonico, sinergico e governabile del sistema turistico rurale attivabile a livello locale. Nello specifico, prevede le seguenti tipologie di azione:

  • creare e/o organizzare le funzioni turistiche delle zone rurali (itinerari/vie ciclopedonali; riqualificazione degli spazi, tutela del paesaggio, nuovi sistemi di mobilità, ecc.)
  • incrementare la sostenibilità ambientale dell’offerta turistica (gestione dei rifiuti, riduzione sprechi, adozione tecnologie di eco-building, valorizzazione delle risorse naturali e del paesaggio
  • mobilità sostenibile ecc.)
  • rafforzare l’accessibilità (strutture e servizi per persone con bisogni speciali ecc.)
  • migliorare il posizionamento sul mercato (certificazioni, piani di promozione, sistemi integrati, ecc.)
  • incrementare le connessioni con le risorse agricole e forestali (reti di imprese agricole e forestali multifunzionali, valorizzazione di beni pubblici e/o privati forestali, ecc.)
  • sensibilizzare gli utenti (campagne e informazione sulla fruizione sostenibile, ecc.)

Cooperazione per l'inclusione sociale ed economica: l’intervento nasce per innescare lo sviluppo di funzioni che favoriscano una migliore inclusione sociale ed economica dei territori. Nello specifico, prevede le seguenti tipologie di azione:

  • creare/migliorare servizi e attività per la popolazione locale e target con esigenze specifiche (culturali, didattiche e ricreative, sociali, assistenziali anche attraverso l’agricoltura sociale a favore di soggetti svantaggiati, ecc.) e per l’inserimento occupazionale (servizi per le imprese, attività di mediazione, orientamento e informazione
  • percorsi di avvicinamento a contesti occupazionali in aziende o attività imprenditoriali, agricoltura sociale, attività educative e azioni di sensibilizzazione
  • recupero di spazi per il coworking, laboratori collettivi, mobilità, ecc.)

Cooperazione per i sistemi del cibo, filiere e mercati locali: l’intervento nasce per favorire una valorizzazione integrata dei sistemi economici e produttivi locali. Nello specifico, prevede le seguenti tipologie di azione:

  • valorizzare le filiere produttive locali (agricole, forestali, ecc.)
  • organizzare processi di lavoro in comune e condividere impianti e risorse
  • rafforzare i mercati locali (agricoltura sostenuta dalla comunità, reti produttori-consumatori, forme associative e accordi con catene distributive/ristorazione/farmer’s market ecc.)
  • incrementare processi di economia circolare e di riduzione degli sprechi
  • promuovere il consumo consapevole e la sicurezza alimentare
  • favorire la vendita diretta
  • incentivare la costituzione di filiere locali per gestire le biomasse aziendali/agricole/forestali, nonché l’eventuale trattamento e il loro utilizzo a fini energetici e per lo sviluppo della bioeconomia.

Cooperazione per la sostenibilità ambientale: l’intervento nasce per favorire lo sviluppo di approcci integrati nella tutela dell’ambiente e del territorio. Nello specifico, prevede le seguenti tipologie di azione:

  • favorire l’aggregazione fra aziende agricole e/o forestali, enti e attori locali impegnati nella gestione delle risorse ambientali a livello locale; realizzare progetti collettivi a finalità ambientale (ad esempio, volti a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, utilizzare in maniera efficiente le risorse idriche, preservare la biodiversità agraria e naturalistica)
  • predisporre e aggiornare i Piani di tutela e gestione dei siti Natura 2000/zone ad alto valore naturalistico, delle aree protette nazionali/regionali; predisporre/aggiornare i Piani di gestione delle superfici forestali pubbliche/private e la loro integrazione con altri strumenti di pianificazione territoriale.
I vantaggi derivanti da uno Smart Villages

I territori che attivano uno o più Smart Villages possono ottenere diversi vantaggi:

  • l’avvio di processi di cooperazione a livello locale permette di favorire la nascita di nuove partnership sia tra soggetti del territorio coinvolto, sia tra l’area rurale che attiva lo Smart Villages e le aree urbane limitrofe
  • le azioni messe in campo dalla comunità che attiva lo Smart Villages possono favorire la riduzione di divari nell’accesso a servizi sociali e culturali, nello sviluppo di opportunità di lavoro e nella valorizzazione del territorio e del suo sistema di offerta
  • la cooperazione porta necessariamente ad un approccio differente verso i sistemi di governance locali, che se bene impostati possono favorire un migliore utilizzo delle risorse economiche ma anche territoriali, a vantaggio dello sviluppo economico/sociale del territorio 
  • un territorio che mette a disposizione servizi per la comunità, diviene attrattivo sia per nuova popolazione sia per nuove imprese che decidono di insediarsi nell’area, contribuendo ad uno sviluppo organico della comunità nel suo complesso 
Come dare vita ad uno Smart Villages?

Nella fase di progettazione di uno Smart Villages, i territori e gli stakeholders coinvolti per avviare il processo dovrebbero partire da una DOMANDA GUIDA che metta in evidenza fin da subito la visione di sviluppo verso cui tendono con l’attuazione di questo Smart Villages. E’ quindi importante chiare dove si vuole arrivare e quali obiettivi si vogliano ottenere.

Fatta questa premessa, il migliore approccio per la creazione di uno Smart Villages è di tipo bottom-up (come quello sotteso alla strategia Leader), che parte quindi da un percorso di animazione territoriale che coinvolge le comunità locali nell’evidenziare le reali necessità del territorio, aumentando quindi le possibilità di dare vita ad interventi che portino reali benefici alla collettività. 

Per dare vita ad uno Smart Villages è necessario inoltre utilizzare ogni tipo di strumento che si ha a disposizione a livello territoriale, anche le tecnologie digitali che possono sopperire a diversi gap di sviluppo presenti a livello territoriale. 

Il Team di FASTZero è a disposizione dei territori per progettare proposte in ambito Smart Villages, attraverso percorsi di progettazione partecipata e coinvolgimento delle comunità e impostazione di strategie in grado di rendere sostenibili le progettualità. 


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