Sport accessibile: Regione Umbria stanzia i fondi per abbattere le barriere architettoniche degli impianti sportivi

Chiara Reboani
Regione Umbria: 1,5milioni per sport accessibile

La Regione Umbria, con l’approvazione della delibera di Giunta regionale, ha destinato le risorse per abbattere le barriere architettoniche negli impianti sportivi di proprietà degli Enti locali, come da proposta dell’Assessorato allo Sport e impiantistica sportiva e nel rispetto della legge regionale 23 settembre 2009, n. 19.

Risorse e Obiettivi

Si tratta di 1,5 milioni di euro che saranno assegnati alle Amministrazioni tramite un bando in arrivo nel breve periodo e dovranno essere utilizzati per migliorare l’accessibilità degli impianti sportivi pubblici, con l’obiettivo di facilitare la pratica sportiva alle persone con disabilità, per favorire e incentivare l’inclusione sociale di categorie di soggetti che si trovano in condizioni di vulnerabilità.

Regione Umbria ritiene l’abbattimento delle barriere architettoniche una priorità verso cui indirizzare le scelte di investimento, per cui intende orientare il programma per l’impiantistica sportiva del 2023 principalmente alla realizzazione di interventi finalizzati al superamento o all’eliminazione delle barriere architettoniche.

Promuovere e favorire lo sviluppo delle discipline sportive e motorie in favore delle persone con disabilità, con finalità di inclusione, è fondamentale per la formazione, il benessere psicofisico e l’integrazione sociale.

Piano di eliminazione delle barriere architettoniche

Per migliorare le condizioni di accessibilità e di inclusione sociale non solo negli impianti sportivi ma a livello comunale, il piano di eliminazione delle barriere architettoniche (P.E.B.A.) risulta essere lo strumento base per una progettazione capace di includere le necessità e i diritti di tutte le categorie di utenti coinvolti.

Il PEBA, obbligatorio per le Amministrazioni competenti (da ordinamento nazionale della L. 41/1986), è necessario per rendere più inclusivo l’ambiente urbano e garantire a tutti la possibilità di spostarsi in autonomia e in sicurezza all’interno del territorio, perché analizza le criticità e prevede l’abbattimento delle barriere architettoniche per rendere accessibili i luoghi pubblici e di interesse pubblico, tra cui gli impianti sportivi, gli edifici pubblici, i parchi, i tragitti urbani.

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