Il decreto Parco Agrisolare, che prevede incentivi per l'installazione di impianti fotovoltaici nel settore agricolo, zootecnico e agroindustriale, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 152 del 1° luglio. Questo decreto fa parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e prevede un fondo di 1 miliardo di euro per sostenere la transizione energetica nel settore agricolo.
Gli incentivi offerti dal decreto Parco Agrisolare variano a seconda del tipo di intervento e dell'azienda richiedente. Come vi avevavamo anticipato nel nostro articolo, è confermato un contributo a fondo perduto fino all'80% sulla spesa effettuata per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Tuttavia, per poter accedere a questi contributi, gli impianti fotovoltaici devono operare in regime di autoconsumo.
Una delle novità introdotte dal decreto è la possibilità di beneficiare del regime di autoconsumo condiviso nel caso in cui le aziende siano costituite in forma aggregata. Ciò significa che più aziende agricole che appartengono alla stessa categoria possono utilizzare l'energia prodotta dagli impianti fotovoltaici per soddisfare il fabbisogno energetico complessivo dei soggetti beneficiari.
Nel dettaglio, il decreto prevede una dotazione di 700 milioni di euro destinati all'erogazione di contributi fino all'80% per le imprese agricole di produzione primaria. Altri 150 milioni di euro sono designati per incentivare le imprese di trasformazione di prodotti agricoli, offrendo loro la possibilità di vendere l'energia prodotta senza vincolo di autoconsumo. Infine, 75 milioni di euro sono riservati per l'erogazione di contributi fino al 30% per le imprese agricole di produzione primaria e per le imprese della trasformazione da agricolo a non agricolo. Anche in questo caso, è prevista la possibilità di vendere l'energia senza vincolo di autoconsumo.
Quali gli interventi ammissibili
Il decreto Parco Agrisolare riguarda la realizzazione di impianti fotovoltaici di potenza compresa tra 6 kWp e 1 MWp. Oltre all'installazione di pannelli fotovoltaici, gli incentivi coprono anche l'installazione di sistemi di accumulo e i costi di connessione alla rete.
Il decreto stabilisce anche dei massimali di spesa ammissibili. Per l'installazione dei pannelli fotovoltaici, è possibile ammortizzare spese fino a un limite massimo di 1.500 euro per ogni kWp installato. Nel caso in cui siano installati anche sistemi di accumulo, è consentita una spesa aggiuntiva fino a un massimo di 1.000 euro per ogni kWh, con un limite massimo di 100.000 euro per i sistemi di accumulo. Inoltre, sono ammesse spese fino a un massimo di 30.000 euro per l'installazione di dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole.
Oltre all'installazione di impianti fotovoltaici, il decreto Parco Agrisolare offre incentivi anche per altri lavori di riqualificazione come la rimozione dell'amianto, la realizzazione di un sistema di aerazione e l'isolamento termico dei tetti.
I beneficiari dei contributi dovranno realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi dalla data della pubblicazione dell'elenco dei soggetti ammessi agli incentivi. È importante sottolineare che gli interventi devono essere completati entro il 30 giugno 2026.