Un importante passo avanti per i Comuni italiani e per la nascita di nuove Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) è stato raggiunto grazie a recenti chiarimenti forniti dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. Queste notizie gettano le basi per un futuro più sostenibile e promettente.
Vediamo in sitentesi le novità
Recentemente Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha fornito dei chiarimenti fondamentali riguardo all'utilizzo di finanziamenti regionali e nazionali, provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Questa notizia è emersa in risposta a un interpello presentato dalla Regione Sardegna.
In particolare, il Ministero ha affermato che i finanziamenti regionali, destinati ai Comuni per coprire le spese degli studi di fattibilità per le CER, sono compatibili con i fondi del PNRR. Questi finanziamenti contribuiscono a raggiungere il massimale per i contributi in conto capitale, pari al 40% della spesa ammissibile.
Importante il passaggio fatto dal Ministero rispetto all'articolo 9 del regolamento UE 2021/241, che afferma: “il sostegno fornito nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza può essere aggiunto al sostegno fornito attraverso altri programmi e strumenti dell'Unione. Pertanto, i contributi regionali per gli studi di fattibilità per le CER sono considerati "complementari" ai fondi del PNRR”.
Ciò significa che questi finanziamenti sono complementari e possono coprire costi diversi purché non venga superato il 100% del valore complessivo del progetto. Questo significa che i diversi finanziamenti sono pertanto cumulabili e quindi i Comuni possono beneficiare sia dei finanziamenti regionali che dei fondi del PNRR per promuovere lo sviluppo delle CER.
Per quanto riguarda il conteggio delle spese per gli studi di fattibilità all'interno del massimale del 40%, il Ministero fa riferimento al Decreto Ministeriale del 15 settembre 2022 sugli incentivi al biometano. Questo decreto stabilisce che le spese per gli studi di fattibilità sono considerate ammissibili per il contributo in conto capitale. Pertanto, le spese per gli studi di fattibilità per le CER contribuiscono al raggiungimento del massimale per i contributi in conto capitale come previsto dalla legislazione.
In sintesi, questi chiarimenti confermano che i finanziamenti regionali per gli studi di fattibilità delle CER sono compatibili con i fondi del PNRR e che queste spese sono considerate ammissibili per il massimale dei contributi in conto capitale del 40%. Questo significa che i Comuni possono ottenere un supporto significativo per la realizzazione delle CER, un passo importante non solo per promuovere lo sviluppo delle CER in Italia ma per sostenere la transizione energetica e la sostenibilità ambientale del Paese.
Un’ottima opportunità per i comuni per promuovere la nascita di nuove CER, un’opportunità da non perdere per creare sviluppo sostenibile e autonomia energetica delle comunità locali. Se sei interessato a saperne di più su come ottenere finanziamenti per le tue Comunità Energetiche Rinnovabili ed avere un supporto tecnico e specialistico per realizzare il tuo progetto, non esitare a contattarci per una consulenza gratuita e personalizzata.
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