PNRR: Selezione di un borgo pilota per l’Emilia-Romagna

Micol Oggioni
PNRR: Selezione di un borgo pilota per l’Emilia-Romagna

La Giunta regionale ha pubblicato la Manifestazione di Interesse finalizzata alla selezione di un progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono e abbandonati (PNRR - Linea A) rivolta ai Comuni della Emilia-Romagna.

La Linea A dell’Investimento 2.1 "Attrattività dei Borghi" del PNRR prevede il sostegno alla realizzazione di 21 progetti rigenerativi di particolare rilievo e significato, ciascuno di importo massimo pari a 20 milioni di euro. Nell'ambito dell'iniziativa viene richiesto a ogni Regione o Provincia autonoma di presentare la candidatura di un borgo entro il 15 marzo 2022.

Attraverso la manifestazione di interesse regionale, i Comuni interessati identificheranno precisamente il borgo oggetto di intervento e descriveranno l’idea progettuale che desiderano candidare.

Chi sono i beneficiari del bando PNRR: Selezione di un borgo pilota per l’Emilia-Romagna

Ogni Comune potrà candidare un solo borgo e una sola idea progettuale, attraverso la compilazione della manifestazione di interesse. La candidatura potrà coinvolgere altri soggetti, pubblici e privati.

Per l’individuazione del borgo abbandonato/semiabbandonato, oggetto di intervento, secondo quanto previsto dal PNRR (Next Generation EU), verranno considerati i seguenti elementi:
  • il borgo non deve superare di norma il numero delle 300 unità immobiliari residenziali;
  • comune localizzato in area protetta;
  • comune localizzato in un’area di elevato valore paesaggistico;
  • comune in cui è presente un sito UNESCO o che ne è parte;
  • comune oggetto di altri riconoscimenti di interesse nazionale o internazionale;
  • comune nel quale è presente un attrattore culturale/turistico (parchi archeologici, musei, cammini, ciclabili, parchi letterali, festival culturali ecc.);
  • comune localizzato lungo gli “itinerari” e “cammini” riconosciuti (Francigena Romea germanica, itinerari della Ceramica, itinerari dell’architettura dei totalitarismi, ecc.);
  • comune che partecipa ad una o più reti (es. Borghi più belli d’Italia, Borghi autentici, Bandiere Arancioni del Touring ecc.);
  • comune nel quale è prevista la realizzazione di interventi di natura infrastrutturale, strutturale, digitale ecc. finanziati da altre misure del PNRR.

Cosa finanzia il bando PNRR: Selezione di un borgo pilota per l’Emilia-Romagna

Gli interventi dovrebbero prevedere una forte collaborazione pubblico-privato e promuovere approcci integrati e partecipativi al fine di generare benefici nei quattro pilastri dello sviluppo sostenibile: economia, diversità culturale, società e ambiente.
In questa logica, si darà peso a quei progetti in grado di:
  • coinvolgere in modo diretto ed esplicito sia le comunità locali (i cittadini, le famiglie, ecc.), sia le organizzazioni produttive, imprese profit e non profit e le loro organizzazioni intermedie nelle attività di co-progettazione;
  • generare un impatto occupazionale prevalente sulle fasce giovani della popolazione;
  • generare una attrattività residenziale sia per la popolazione residente che per quella di provenienza extra locale.
Particolare rilevanza sarà data anche alle iniziative per le quali sono stati già avviati e sono documentabili accordi e intese tra soggetti sia pubblici che privati.

Il progetto potrà prevedere interventi, iniziative, attività in ambito culturale e negli ambiti affini dell’istruzione, ricerca, welfare, ambiente, turismo (esempio: iniziative per trattenere/attrarre famiglie con bambini, interventi per consentire una residenzialità collegata ad università, centri di ricerca, scuole di formazione, ecc.) da realizzarsi attraverso:
  • riuso adattivo, adeguamento funzionale, strutturale e impiantistico di immobili e spazi pubblici;
  • interventi di tutela, valorizzazione/rigenerazione e di beni culturali da destinare a luoghi di aggregazione, servizi culturali, sociali, ricreativi, turistici ecc.;
  • acquisizione e installazione di arredi, attrezzature e dotazioni tecnologiche;
  • realizzazione di attività e servizi culturali, spazi di co-working e di studio, servizi sociali, ricreativi, di informazione, comunicazione, ecc.
  • realizzazione di itinerari/percorsi culturali, storici, tematici, percorsi ciclabili e/o pedonali per il collegamento e la fruizione dei luoghi di interesse turistico-culturale;
  • realizzazione di iniziative per la tutela, valorizzazione/rigenerazione del patrimonio della cultura immateriale;
  • realizzazione di studi, ricerche, progetti finalizzati alla realizzazione dell'intervento;
  • realizzazione di iniziative ed eventi di promozione culturale e per l’educazione al patrimonio (eventi, mostre, festival, spettacoli dal vivo, attività audiovisive e cinematografiche, ecc.); 
  • creazione di sistemi informativi che consentano la gestione e la fruizione dei luoghi/itinerari di visita;
  • Azioni di supporto alla comunicazione e diffusione delle informazioni in materia di beni, servizi e attività culturali.

Quanto finanzia il bando PNRR: Selezione di un borgo pilota per l’Emilia-Romagna

Ogni progetto presentato nell’ambito della manifestazione di interesse regionale dovrà essere caratterizzato da una proposta unitaria, complessa e articolata per un importo massimo di 20 milioni di euro.

Quando scade il bando PNRR: Selezione di un borgo pilota per l’Emilia-Romagna

Le candidature per la manifestazione di interesse dovranno essere inviate entro il 31 gennaio 2022 (ore 13:00).

L’analisi delle proposte verrà effettuata da un Nucleo di Valutazione allo scopo di formulare una lista delle dieci migliori candidature da sottoporre alla decisione della Giunta regionale.
La Giunta regionale con propria deliberazione prenderà atto dell’istruttoria svolta e perverrà all’individuazione del borgo per il progetto pilota della Linea di Azione A.
Con riferimento alla proposta selezionata il soggetto attuatore, identificato dalla Regione d’intesa col Comune proponente, predisporrà lo studio di fattibilità da presentare da parte della Regione al Ministero della Cultura entro il 15 marzo 2022.

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