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Bando Patrimonio Culturale di Fondazione CRC

Sabrina Savoca
BANDO PATRIMONIO CULTURALE DI FONDAZIONE CRC

La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (CRC) anche quest’anno ha pubblicato il Bando Patrimonio Culturale volto a promuovere il sostegno di interventi di restauro, valorizzazione e conservazione programmata dei beni culturali. Nel dettaglio l’edizione 2024 riguarda la sfida +Comunità, con l’obiettivo di recuperare e valorizzare il patrimonio culturale, ponendo particolare attenzione al tema dell’inclusione e dell’accessibilità fisica, cognitiva e sensoriale.

Chi sono i beneficiari del bando Bando Patrimonio Culturale di Fondazione CRC

Possono partecipare al Bando Patrimonio Culturale enti che risultino ammissibili a ricevere un contributo della Fondazione secondo quanto previsto dal Regolamento delle Attività Istituzionali e riportato al capitolo 3 del Programma Operativo 2024 disponibile sul sito internet della Fondazione CRC.
Nello specifico i soggetti destinatari delle erogazioni devono: a. perseguire scopi di utilità sociale o di promozione dello sviluppo economico; b. operare nei Settori di intervento della Fondazione ed in particolare in quelli ai quali è rivolta l’erogazione; c. non avere finalità di lucro.
I soggetti destinatari dei contributi devono essere organizzati e formalmente costituiti per atto pubblico, per scrittura privata autenticata o per scrittura privata registrata, operare nell’ambito dei Settori di intervento della Fondazione e possedere le necessarie competenze e conoscenze quale ulteriore garanzia di realizzazione e sostenibilità dell’iniziativa finanziata.
Non sono ammesse erogazioni, dirette o indirette, a favore di: enti con fini di lucro o imprese di qualsiasi natura, con eccezione delle imprese strumentali, delle cooperative che operino nel settore dello spettacolo, dell’informazione e del tempo libero, delle imprese sociali e delle cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381 e successive modificazioni; partiti o movimenti politici; organizzazioni sindacali, di patronato o di categoria per l’ordinaria loro attività di gestione; consorzi di qualsiasi tipo, le cui quote siano detenute in maggioranza da imprese con finalità di lucro; persone fisiche, con l’eccezione delle erogazioni sotto forma di premi, borse di studio o di ricerca, purché assegnati a fronte di Avvisi o Bandi opportunamente pubblicizzati e previa valutazione comparativa; soggetti che non si riconoscano nei valori della Fondazione o che comunque perseguano finalità incompatibili con quelle dalla stessa perseguite.

Cosa finanzia il bando Bando Patrimonio Culturale di Fondazione CRC

Il Bando Patrimonio Culturale di Fondazione CRC supporta iniziative sui beni culturali individuati dagli articoli 10-11-12 del D.lgs. 42/2004 e s.m.i. e beni paesaggistici, individuati ai sensi dell’art. 136 del citato Codice, fatto salvo per la Misura 6 per la quale sono ammesse richieste di contributo relative a iniziative per favorire la fruizione pubblica di paesaggi di rilevanza culturale, anche non individuati ai sensi del Codice. 
Il budget a disposizione è di 1.300.000 €.
Il Bando si suddivide in Misure così articolate:
  • MISURA 1 – PATRIMONIO PRODUTTIVO: beni afferenti a testimonianze produttive storiche, sia rurali che manifatturiere, comprese ad es. infrastrutture storiche e relative attrezzature, opifici, forni di comunità, documentazione relativa alle attività produttive (archivi ecc.).
  • MISURA 2 – PATRIMONIO EDUCATIVO E SOCIALE: beni afferenti al mondo della cura, dell’istruzione, dell’assistenza, della solidarietà e della cooperazione come ospedali, presidi sanitari, strutture specialistiche, scuole ecc. 
  • MISURA 3 – PATRIMONIO FORTIFICATO: castelli, torri, forti, strutture difensive, ecc. 
  • MISURA 4 – PATRIMONIO DI INTERESSE RELIGIOSO: beni quali chiese, cappelle, confraternite, itinerari devozionali, conventi, seminari, sedi di enti ecclesiastici di valore culturale, ecc. 
  • MISURA 5 – PATRIMONIO MOBILE E SITI ARCHEOLOGICI: beni mobili e siti archeologici come ad es.: opere e oggetti d’arte (pittura, scultura, arredi, tessuti e arazzi, armi e armature, oggetti religiosi, oreficeria, maiolica e porcellana, disegni e stampe, fotografie storiche ecc.); vestimenti antichi; raccolte e collezioni librarie, volumi e documenti manoscritti, incunaboli, libri antichi; manifesti, materiale filatelico, legature; strumenti e accessori musicali (ivi compresi gli organi); aree o parchi archeologici.
  • MISURA 6 – PATRIMONIO PAESAGGISTICO: patrimonio paesaggistico provinciale, ivi compresi giardini e parchi storici di notevole interesse e rilevanza culturale, ad uso pubblico, con l’obiettivo generale di incremento dell’accessibilità fisica, cognitiva e sensoriale.
Si specifica inoltre che i beni facenti parte dei progetti presentati dovranno avere sede in provincia di Cuneo. 
Sarà riservata una priorità agli interventi a valere sulle quattro aree di tradizionale operatività della Fondazione (Albese, Braidese, Cuneese e Monregalese).

Dettaglio Misure 1, 2, 3 e 4

In particolare - per le Misure 1, 2, 3 e 4 - sono ammissibili interventi di restauro, conservazione programmata e valorizzazione di beni culturali immobili, puntuali o a rete.

Le proposte progettuali saranno oggetto di valutazione secondo una griglia di punteggio che attribuisce fino a 100 punti.

Tra le spese ammissibili si hanno:

- per la categoria “Interventi di restauro e valorizzazione”: interventi di restauro e conservazione del patrimonio, compresa IVA e le spese destinate alla sicurezza in cantiere; indagini diagnostiche, solo se necessarie e finalizzate all’intervento di restauro proposto; spese tecniche, scientifiche, di ricerca; attività di valorizzazione minimo 20%. 

- Per la categoria “Interventi di conservazione programmata”: interventi di conservazione e manutenzione del patrimonio (per es. controllo delle condizioni microclimatiche, attività ispettive e di documentazione dei processi di degrado, spolveratura di opere restaurate recentemente, manutenzione di infissi, puntellatura di superfici voltate, ecc.); rimozione delle cause di degrado: realizzazione di scannafossi, interventi sui sistemi di smaltimento delle acque meteoriche, interventi di contenimento di umidità di risalita e attività similari; spese di comunicazione; acquisizione di attrezzature, per un massimo del 30% dell’importo totale; attività di coinvolgimento e formazione dei volontari e custodi del bene, finalizzate alle attività di monitoraggio dello stato di salute del bene culturale.

- Per la categoria “Interventi di valorizzazione”: spese per il miglioramento della conoscenza e fruizione del bene culturale mediante azioni finalizzate all’incremento dell’accessibilità e della conoscenza del bene culturale, in una logica inclusiva e attenta ai bisogni di tutti. Tra gli interventi ammissibili si hanno quindi, ad esempio: iniziative per il miglioramento della fruizione dei beni (accoglienza, visibilità, accessibilità, gestione relativa alla rete, digitalizzazione e messa online dei dati/documenti ecc.), ivi comprese l’acquisto di attrezzature e/o piccoli lavori di miglioramento e/o allestimento; manifestazioni legate alla promozione dei beni e alla promozione turistica e culturale: concerti, visite guidate, attività didattiche, convegni, eventi, pubblicazioni, specificando quali azioni sono messe in campo per rendere tali iniziative realmente inclusive; ecc.

Dettaglio Misura 5

Le richieste di contributo relative alla Misura 5 devono prevedere interventi di restauro e valorizzazione di beni culturali, puntuali o a rete. L’ente capofila e/o gli enti appartenenti alla rete dovranno obbligatoriamente essere enti proprietari e il bene oggetto dell’intervento dovrà avere sede in un Comune ammissibile. Il progetto dovrà includere interventi di restauro, conservazione programmata e valorizzazione a valere su beni mobili e siti archeologici.

Anche per la Misura 5 le proposte progettuali saranno oggetto di valutazione secondo una griglia di punteggio che attribuisce fino a 100 punti.

Tra le spese ammissibili si hanno: interventi di restauro e valorizzazione; interventi di conservazione programmata e interventi di valorizzazione.

Dettaglio Misura 6

Le richieste di contributo relative alla Misura 6 devono prevedere interventi di miglioramento della conoscenza e della fruizione del patrimonio paesaggistico provinciale, ivi compresi giardini e parchi storici di notevole interesse e rilevanza culturale, ad uso pubblico, con l’obiettivo generale di incremento dell’accessibilità fisica, cognitiva e sensoriale. Nel dettaglio gli obiettivi di questa misura sono: garantire l’inclusione di tutti i potenziali fruitori; diffondere la conoscenza del bene valorizzando l’importanza culturale, ambientale, sociale e storica del patrimonio paesaggistico; favorire azioni di miglioramento della fruizione e del contesto paesaggistico.

Anche per la Misura 6 le proposte progettuali saranno oggetto di valutazione secondo una griglia di punteggio che attribuisce fino a 100 punti.

In linea generale si ricorda che:

- sarà riservata una priorità agli interventi a valere sulle quattro aree di tradizionale operatività della Fondazione (Albese, Braidese, Cuneese e Monregalese);

- gli interventi vanno realizzati entro un anno dalla pubblicazione della graduatoria. Inoltre, gli interventi candidati non dovranno essere già terminati al momento dell’inoltro della richiesta di contributo.

Quanto finanzia il bando Bando Patrimonio Culturale di Fondazione CRC

Il Bando Patrimonio Culturale di Fondazione CRC prevede per ogni Misura un contributo massimo che può essere richiesto e nel dettaglio:
  • MISURA 1 – PATRIMONIO PRODUTTIVO: contributo massimo di 80.000 €.
  • MISURA 2 – PATRIMONIO EDUCATIVO E SOCIALE: contributo massimo di 80.000 €.
  • MISURA 3 – PATRIMONIO FORTIFICATO: contributo massimo di 80.000 €.
  • MISURA 4 – PATRIMONIO DI INTERESSE RELIGIOSO: contributo massimo di 80.000 €.
  • MISURA 5 – PATRIMONIO MOBILE E SITI ARCHEOLOGICI: contributo massimo di 25.000 €.
  • MISURA 6 – PATRIMONIO PAESAGGISTICO: contributo massimo di 25.000 €.

Si ricorda che il Bando richiede un cofinanziamento obbligatorio pari almeno al 30% del costo totale dell’iniziativa. Fondazione CRC prevede un contributo di al massimo il 70% delle spese rendicontate fino all’importo massimo del contributo deliberato dalla Fondazione.

Quando scade il bando Bando Patrimonio Culturale di Fondazione CRC

Le domande di contributo vanno presentate esclusivamente in formato elettronico mediante procedura ROL attivata appositamente sul sito internet della Fondazione CRC entro e non oltre il 30 settembre 2024.
L’esito del bando è poi previsto per dicembre 2024.

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