In particolare - per le Misure 1, 2, 3 e 4 - sono ammissibili interventi di restauro, conservazione programmata e valorizzazione di beni culturali immobili, puntuali o a rete.
Le proposte progettuali saranno oggetto di valutazione secondo una griglia di punteggio che attribuisce fino a 100 punti.
Tra le spese ammissibili si hanno:
- per la categoria “Interventi di restauro e valorizzazione”: interventi di restauro e conservazione del patrimonio, compresa IVA e le spese destinate alla sicurezza in cantiere; indagini diagnostiche, solo se necessarie e finalizzate all’intervento di restauro proposto; spese tecniche, scientifiche, di ricerca; attività di valorizzazione minimo 20%.
- Per la categoria “Interventi di conservazione programmata”: interventi di conservazione e manutenzione del patrimonio (per es. controllo delle condizioni microclimatiche, attività ispettive e di documentazione dei processi di degrado, spolveratura di opere restaurate recentemente, manutenzione di infissi, puntellatura di superfici voltate, ecc.); rimozione delle cause di degrado: realizzazione di scannafossi, interventi sui sistemi di smaltimento delle acque meteoriche, interventi di contenimento di umidità di risalita e attività similari; spese di comunicazione; acquisizione di attrezzature, per un massimo del 30% dell’importo totale; attività di coinvolgimento e formazione dei volontari e custodi del bene, finalizzate alle attività di monitoraggio dello stato di salute del bene culturale.
- Per la categoria “Interventi di valorizzazione”: spese per il miglioramento della conoscenza e fruizione del bene culturale mediante azioni finalizzate all’incremento dell’accessibilità e della conoscenza del bene culturale, in una logica inclusiva e attenta ai bisogni di tutti. Tra gli interventi ammissibili si hanno quindi, ad esempio: iniziative per il miglioramento della fruizione dei beni (accoglienza, visibilità, accessibilità, gestione relativa alla rete, digitalizzazione e messa online dei dati/documenti ecc.), ivi comprese l’acquisto di attrezzature e/o piccoli lavori di miglioramento e/o allestimento; manifestazioni legate alla promozione dei beni e alla promozione turistica e culturale: concerti, visite guidate, attività didattiche, convegni, eventi, pubblicazioni, specificando quali azioni sono messe in campo per rendere tali iniziative realmente inclusive; ecc.
Dettaglio Misura 5
Le richieste di contributo relative alla Misura 5 devono prevedere interventi di restauro e valorizzazione di beni culturali, puntuali o a rete. L’ente capofila e/o gli enti appartenenti alla rete dovranno obbligatoriamente essere enti proprietari e il bene oggetto dell’intervento dovrà avere sede in un Comune ammissibile. Il progetto dovrà includere interventi di restauro, conservazione programmata e valorizzazione a valere su beni mobili e siti archeologici.
Anche per la Misura 5 le proposte progettuali saranno oggetto di valutazione secondo una griglia di punteggio che attribuisce fino a 100 punti.
Tra le spese ammissibili si hanno: interventi di restauro e valorizzazione; interventi di conservazione programmata e interventi di valorizzazione.
Dettaglio Misura 6
Le richieste di contributo relative alla Misura 6 devono prevedere interventi di miglioramento della conoscenza e della fruizione del patrimonio paesaggistico provinciale, ivi compresi giardini e parchi storici di notevole interesse e rilevanza culturale, ad uso pubblico, con l’obiettivo generale di incremento dell’accessibilità fisica, cognitiva e sensoriale. Nel dettaglio gli obiettivi di questa misura sono: garantire l’inclusione di tutti i potenziali fruitori; diffondere la conoscenza del bene valorizzando l’importanza culturale, ambientale, sociale e storica del patrimonio paesaggistico; favorire azioni di miglioramento della fruizione e del contesto paesaggistico.
Anche per la Misura 6 le proposte progettuali saranno oggetto di valutazione secondo una griglia di punteggio che attribuisce fino a 100 punti.
In linea generale si ricorda che:
- sarà riservata una priorità agli interventi a valere sulle quattro aree di tradizionale operatività della Fondazione (Albese, Braidese, Cuneese e Monregalese);
- gli interventi vanno realizzati entro un anno dalla pubblicazione della graduatoria. Inoltre, gli interventi candidati non dovranno essere già terminati al momento dell’inoltro della richiesta di contributo.