Lombardia: fondi per lo sviluppo rurale e smart villages

Sabrina Savoca
LOMBARDIA: FONDI PER LO SVILUPPO RURALE E SMART VILLAGES

Regione Lombardia, nel mese di marzo 2025, aprirà la fase di raccolte domande nell’ambito del PSN/PAC 2023-2027 “Cooperazione per lo sviluppo rurale, locale e smart villages” - Sviluppo Rurale - INTERVENTO SRG07. La dotazione finanziaria a disposizione è di € 4.000.000,00 e le domande potranno essere presenate dal 7 marzo 2025 al 12 maggio 2025. 

Nel dettaglio si ricorda che l’intervento “SRG07 - Cooperazione per lo sviluppo rurale, locale e smart villages” sostiene la preparazione e l’attuazione di progetti integrati e strategie smart village intesi come progetti di cooperazione articolati - condivisi da parte di gruppi di beneficiari pubblici e/o privati - relativi ai sistemi del cibo, alle filiere agroalimentari e ai mercati locali per favorire in tutte le aree rurali l’uso di soluzioni innovative, mettendo in atto anche eventuali soluzioni possibili offerte dalle tecnologie digitali e dalla multifunzionalità agricola, in grado di: generare ricadute positive economiche, sociali e ambientali; contrastare fenomeni di spopolamento e abbandono; rafforzare relazioni e scambi fra le zone rurali e quelle urbane. 

I progetti proposti relativi all’ambito della Cooperazione per i sistemi del cibo, filiere e mercati locali, devono essere finalizzati ad uno o più dei seguenti obiettivi

  • valorizzare le filiere produttive locali (agricole e agroalimentari); 
  • organizzare processi di lavoro in comune e condividere impianti e risorse; 
  • rafforzare i mercati locali e le filiere corte favorendo la vendita diretta; 
  • incrementare processi di economia circolare e di riduzione degli sprechi; 
  • promuovere il consumo consapevole e la sicurezza alimentare. 

Chi sono i beneficiari del bando Lombardia: fondi per lo sviluppo rurale e smart villages

I soggetti beneficiari del bando sono:
partenariati pubblico/privati di nuova costituzione che individuano un capofila; 
partenariati pubblico/privati già costituiti e con forma giuridica riconosciuta che individuano un capofila e che intraprendano nuove attività. 
Nel dettaglio i soggetti beneficiari sono aggregazioni, costituite da almeno 2 aziende agricole, di nuova costituzione o già costituite che intraprendano nuove attività.
Inoltre, il partenariato deve: 
  • essere costituito prevalentemente da aziende agricole (minimo 2), singole o aggregate, con sede legale e/o operativa in Lombardia e fascicolo aggiornato in Sis.Co. al momento di presentazione della domanda 
  • essere mantenuto per tutta la durata del progetto di cooperazione. 
Il partenariato non deve coinvolgere esclusivamente organismi di ricerca. 
Il capofila deve avere tra gli scopi societari (individuati nell’atto costitutivo, statuto o altro documento equivalente) uno o più tra i seguenti: produzione, trasformazione, promozione, vendita di prodotti agroalimentari. 
I soggetti pubblici non possono beneficiare del contributo. 

Cosa finanzia il bando Lombardia: fondi per lo sviluppo rurale e smart villages

Sono ammessi a finanziamento progetti di cooperazione tra aziende e altri partner finalizzati a: 
favorire la condivisione di impianti di trasformazione, processi di economia circolare e riduzione degli sprechi;
promuovere investimenti in tecnologie rivolte alle filiere produttive locali che facilitino la vendita, anche attraverso le tecnologie digitali, al fine di migliorare la programmazione produttiva e la concentrazione dell’offerta; 
incentivare modalità di vendita e promozione che favoriscano il consumo consapevole e il contatto diretto con l’acquirente finale (es: mercati degli agricoltori o farmers market, sistemi di acquisto on-line e consegna a domicilio, creazione e condivisione di punti vendita, riutilizzo dei prodotti invenduti tramite ridistribuzione delle eccedenze). 
Nel dettaglio per la realizzazione dei progetti sono ammissibili i seguenti interventi: 
  • A. Attività per l’esercizio della cooperazione, studi, gestione e animazione del partenariato. 
  • B. Attività di promozione e divulgazione. 
  • C. Investimenti connessi alle azioni del progetto. 
Gli interventi di cui ai punti A e B possono essere realizzati solo dal Capofila mentre gli interventi di cui al punto C possono essere realizzati sia dal Capofila che dai partner. 

Spese ammissibili per gli Interventi A) Esercizio della cooperazione, studi, gestione e animazione del partenariato
Sono ammissibili: 1. Spese per consulenza tecnico-scientifica fornita da professionisti esterni al partenariato, collaborazioni professionali. 2. Spese notarili per l’eventuale formalizzazione dell’aggregazione (ammesse una sola volta) e costi legali e amministrativi per la costituzione e la gestione del partenariato. 3. Spese di personale dipendente e non dipendente per attività di redazione, coordinamento e monitoraggio del progetto. 4. Studi sulla zona interessata, studi di fattibilità, stesura di piani o di documenti equivalenti, al fine di rendere fattibile il progetto. 

Spese ammissibili per gli Interventi B) Attività di promozione e divulgazione
Sono ammissibili: 1. Realizzazione di materiale informativo e divulgativo anche in formato multimediale, come ad esempio realizzazione video, campagne social, stampa opuscoli (utilizzando preferibilmente carta grafica che risponde ai criteri previsti dal CAM di riferimento1), gadget, segnaletica. 2. Acquisto di spazi pubblicitari e attività di ufficio stampa. 3. Spese sostenute per la partecipazione a eventi, manifestazioni e fiere (plateatico, spese per allestimenti, etc). 4. Spese di personale per gestione e realizzazione di attività promozionali e di informazione al consumatore (degustazioni, show cooking, fiere e manifestazioni). 
L’attività di promozione e divulgazione deve riguardare l’intero progetto e deve essere finalizzata a far conoscere la nuova realtà, i vantaggi e le implicazioni derivanti dal progetto di cooperazione.

Spese ammissibili per gli Interventi C) Investimenti connessi alle azioni del progetto
Sono ammissibili: 1. Ristrutturazione, restauro o risanamento conservativo di fabbricati e spazi aperti esistenti da destinare alla vendita diretta, compresi la realizzazione, l’ampliamento e l’adeguamento di servizi igienico-sanitari e tecnologici (impianti termici, idrosanitari, elettrici) anche attraverso l’introduzione di tecnologie innovative volte al risparmio energetico e allo sfruttamento di energia proveniente da fonti rinnovabili, da utilizzare esclusivamente per l’attività inerente al progetto. 2. Acquisto di veicoli per trasporto, consegna e vendita diretta di prodotti. I veicoli devono essere alimentati ad energia elettrica o ibrida. Per ogni partenariato/progetto di cooperazione è ammesso l’acquisto di un solo veicolo il cui utilizzo deve essere condiviso. 3. Acquisto di macchine, attrezzature, arredi e allestimenti destinati alle attività di vendita diretta. 4. Acquisto di applicazioni e programmi informatici, compresa la predisposizione di siti web, app, sistemi di tracciabilità ed e-commerce. 5. Acquisto di impianti di trasformazione, impianti di confezionamento e conservazione, impianti che prevedano il riutilizzo di un prodotto di scarto della lavorazione. Gli impianti acquistati dovranno essere condivisi all’interno del partenariato. 6. Stazioni per la ricarica di auto elettriche in spazi dedicati alla vendita diretta (installati presso mercati o parcheggi dei locali di vendita). 

Si ricorda che l’aiuto è concesso come contributo in conto capitale. 

Le domande di contributo verranno valutate sulla base dei seguenti criteri:
Numero di aziende agricole che sottoscrivono il partenariato 
Dimensione produttiva complessiva del partenariato (somma della produzione standard delle singole aziende) 
Varietà dell’offerta produttiva 
Partecipazione di un soggetto pubblico 
Accuratezza e qualità descrittiva del progetto 
Grado d’innovazione 
Produzioni di qualità certificata: DOP/IGP/Biologici/Prodotto di montagna/SQNPI/SQNBA (% di aziende certificate nel partenariato ai sensi della normativa vigente) 
Attività con ricadute sull’economia locale 
Attività di promozione 
Ogni domanda per poter essere inserita nella graduatoria di ammissibilità deve raggiungere un punteggio minimo pari a 30 punti.
A parità di punteggio nella graduatoria, la priorità viene accordata al progetto che coinvolge il maggior numero di soggetti nel partenariato. Ad ulteriore parità viene data precedenza al progetto con il punteggio più alto per dimensione produttiva; ad ulteriore parità al progetto con maggiore spesa.

Quanto finanzia il bando Lombardia: fondi per lo sviluppo rurale e smart villages

La percentuale di contributo è pari al 60 % della spesa ammessa per le spese di investimento e del 100 % per le spese di cooperazione e per le attività di promozione, al netto dell’IVA.
La spesa minima ammissibile per progetto di cooperazione è pari a € 50.000,00 mentre la spesa massima ammissibile per progetto di cooperazione è pari a € 600.000,00. 
Il contributo non è cumulabile con altri contributi pubblici.

Quando scade il bando Lombardia: fondi per lo sviluppo rurale e smart villages

Il bando scade il 12/05/2025 alle ore 16.00.

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