Nuove risorse per i contratti di sviluppo e filiere produttive strategiche

Micol Oggioni
Nuove risorse per i contratti di sviluppo

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha firmato il decreto con cui vengono stanziate le risorse dedicate al rifinanziamento dei Contratti di sviluppo, previste dalla Legge di Bilancio del 2023.

Cosa sono i contratti di sviluppo?

I Contratti di sviluppo rappresentano il principale strumento agevolativo dedicato al sostegno di programmi di investimento produttivi strategici ed innovativi di grandi dimensioni.

Cosa finanziano le risorse previste dal decreto?

Il decreto prevede lo scorrimento delle istanze già presentate per:

  • 400 milioni di euro per Contratti di sviluppo industriali, agroindustriali e di tutela ambientale;
  • 200 milioni di euro per Contratti di sviluppo di attività turistiche;
  • 157 milioni di euro per gli Accordi di programma e Accordi di sviluppo per investimenti produttivi o di tutela ambientale.

Inoltre, il provvedimento, nell’ambito del Temporary Framework Covid-19 in vigore fino al 2023, stanzia oltre 390 milioni di euro per un bando a sostegno delle filiere produttive strategiche per lo sviluppo del Paese.

Cosa prevede il bando dedicato alle filiere produttive strategiche?

Il bando prevede finanziamenti per programmi di sviluppo industriali nei settori:

  • aerospazio e aeronautica
  • design, moda e arredo
  • metallo ed elettromeccanica
  • chimico e farmaceutico
  • gomma e plastica
  • alimentare (esclusa trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli).

I progetti di investimento ammissibili dovranno essere funzionali per i settori di intervento e dovranno avere impatti positivi sul mercato del lavoro e l’innovazione imprenditoriale:

  • i progetti presentati da aggregazioni di imprese dovranno essere funzionali alla nascita o al potenziamento delle filiere di riferimento;
  • i progetti presentati da singole imprese dovranno comportare effetti positivi anche per gli altri attori della filiera;
  • i progetti dovranno avere un impatto positivo sull’occupazione, specialmente di personale qualificato;
  • i progetti dovranno avere caratteristiche di innovatività, determinata dall’acquisto di beni strumentali “Industria 4.0”, ed essere in grado di coinvolgere altre PMI.

Le imprese proponenti insignite del rating di legalità o in possesso di certificazioni ambientali potranno beneficiare di criteri premiali ai fini della graduatoria.

Le agevolazioni, concesse entro il 31/12/2023, saranno erogate esclusivamente in forma di contributo in conto impianti o di contributo diretto alla spesa.

La data di apertura dello sportello agevolativo su Invitalia sarà indicata con un Decreto del Direttore per gli Incentivi alle Imprese.

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