Sono 5.518 i piccoli Comuni italiani che potranno accedere
ai fondi stanziati dalla legge 158/2017 - Legge "Salva borghi". E' stato approvato un elenco di piccoli borghi che sono
stati individuati a partire da una serie di indicatori legati, ad esempio, a
criticità come il decremento della popolazione, livello di rischio
idrogeologico, mancanza di adeguate connessioni.
Si tratta di una misura, nota come “Decreto Realacci” dal
nome del suo promotore, finalizzata all’istituzione di un fondo di 160 milioni (per
ciascuno degli anni 2018 – 2023) destinati ad interventi di riqualificazione e
recupero dei piccoli centri storici: un’azione nata come risposta ai processi
di spopolamento, che punta a sostenere residenti e attività produttive presenti
in questi borghi.
Sono molteplici le tipologie di intervento ammissibili, che
riguardano:
-
Azioni di qualificazione e manutenzione del
territorio, attraverso azioni tese da un lato a contrastare il consumo di suolo
(con progetti di recupero e riqualificazione di immobili esistenti e di aree
dismesse), all’altro a prevenire e ridurre i fenomeni di dissesto idrogeologico;
-
Azioni per la messa in sicurezza e riqualificazione
delle strade, per incrementare il livello di accessibilità in sicurezza alle
aree più interne;
-
Azioni per la riqualificazione degli edifici
pubblici, con particolare riferimento a quelli scolastici;
-
Azioni per l’efficientamento energetico del patrimonio
edilizio pubblico.
Un’opportunità per i piccoli centri, che si inserisce in un processo più ampio di riattivazione e valorizzazione delle aree interne.