Green Communities: un modello di rinascita

Ilaria Bresciani
Green Communities: un modello di rinascita
Il fenomeno dello spopolamento che sta colpendo gran parte dei territori italiani riguardanti le Aree Interne è una tendenza cui è necessario far fronte trovando delle strategie efficaci perché questi territori, i più ricchi di materie prime e da cui dipendono necessariamente anche le aree metropolitane, non vengano abbandonati a se stessi.
Una strategia per far fronte a questo problema è la SNAI Strategia Nazionale delle Aree Interne - di cui ci siamo occupati nell'articolo "Nuove aree interne per la SNAI" - che promuove un nuovo modello di governance territoriale in ottica di collaborazione sovralocale delle varie realtà sul territorio che, ragionando da prospettive differenti per gli stessi obiettivi e tramite progettazione partecipata, possono arrivare a risultati più coerenti e sinergici. In questo contesto la collaborazione tra Enti Locali e privati è fondamentale per promuovere un modello virtuoso di rinascita territoriale e sociale.

Le Green Communities, prospettiva di innovazione sostenibile
Lo stesso principio sta alla base anche della Strategia Nazionale delle Green Communities, che, riallacciandosi alla SNAI, si occupa infatti di mettere le risorse e le potenzialità dei territori in primo piano affinché ci sia la possibilità per questi luoghi di ripartire basandosi sulle proprie forze e creando coesione comunitaria e partecipazione. 
Le Green Communities sono infatti delle comunità “verdi” il cui scopo è ridare valore ai territori tramite un approccio place-based basandosi sulle caratteristiche e le peculiarità di ognuno, rispettando l’impronta culturale e la tradizione delle comunità. 
La strategia nazionale delle Green Communities e la SNAI danno la possibilità anche ai borghi più isolati di tornare ad essere competitivi, attrattivi, di rigenerare i luoghi ormai abbandonati o in disuso per renderli partecipati e inclusivi. È questa la forza dei processi di progettazione partecipata, che si fanno ideatori di strategie innovative per creare dei modelli virtuosi per rivalorizzare i territori da molteplici punti di vista, in particolare le strategie andranno a promuovere azioni appartenenti a tematiche diverse in chiave di sostenibilità a lungo termine, già trattate in un precedente articolo, "Green Communities, comunità per il futuro dei territori rurali e montani", del nostro blog.

Benefici delle Green Communities
Ogni azione va a far fronte a diversi punti critici dei territori delle Aree Interne e dei piccoli borghi.
Esempio lampante ne è l’incentivo ad investire sulla filiera agroforestale e del legno che permette di valorizzare una risorsa tipica delle aree montuose, puntare alla conservazione, valorizzazione e gestione coordinata del patrimonio, legato all’aspetto dei servizi ecosistemici e del guadagno in termini economici.
Allo stesso modo l’incentivo alla gestione coordinata delle risorse idriche va evidentemente a far fronte a più difficoltà come il rischio idrogeologico presente in molti territori, oltre che ad essere un’opportunità di creazione di energia da fonti alternative e rinnovabili. 
Oltre all’idrico ci sono molte altre possibili fonti di energia rinnovabile legate alle Aree Interne, per esempio le biomasse, il biogas e l’eolico. I territori montuosi hanno la possibilità di ricavare queste risorse molto più facilmente che altri ed è perciò che è conveniente insistere su questo aspetto, farlo infatti andrebbe conseguentemente a creare nuovi modi di fare impresa, nuovi posti di lavoro e quindi l’attivazione dell’economia nel territorio puntando al modello zero-waste-production. 
Una possibilità è per esempio quella di creare aziende agricole energicamente indipendenti, che possono oltretutto essere frutto del recupero del patrimonio edilizio abbandonato o in disuso.
Legato sia alla creazione di aziende agricole indipendenti che al tema del turismo sostenibile è il beneficio che può derivare dalla buona gestione patrimonio agroalimentare che è una preziosa risorsa, fonte, oltre che di profitto in termini economici, anche di guadagno in termini di visibilità, promuovendo oltretutto lo sviluppo di turismo sostenibile perché basato sul rispetto del territorio e delle sue risorse. 
Alla luce dei punti analizzati, a favore della creazione delle Green Communities è anche la prospettiva di indipendenza energetica dei territori che può essere raggiunta anche tramite creazione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) - a cui abbiamo dedicato numerosi approfondimenti sul nostro sito nella sezione "Comunità Energetiche Rinnovabili - Scopri cosa possiamo offrirti"- andando così ad autoprodurre e autoconsumare energia pulita da fonti locali.
Anche il tema della rigenerazione urbana e sociale dei luoghi in disuso è un aspetto molto interessante e potenzialmente determinante nella realizzazione dei progetti. Le aree da rigenerare infatti possono avere molteplici funzioni, anche a seconda delle necessità della comunità stessa, perciò è fondamentale che i cittadini vengano coinvolti nella progettazione.
Di primaria importanza sono anche il superamento del divario tecnologico delle aree interne che la pandemia mondiale del covid-19 ha messo così in risalto e l’integrazione di servizi di mobilità sostenibile per far fronte alla difficoltà di raggiungimento e spostamento per e tra le Aree Interne e i piccoli borghi.
Tutte le azioni verranno introdotte tenendo presente i pilastri fondanti trasversali che riguardano la centralità del territorio e il valore identitario dei luoghi e delle comunità, il rapporto tra aree urbane e rurali fondato su rapporti di scambio dei servizi ecosistemici, e, come anticipato, la dimensione intercomunale della governance.

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