CONTO TERMICO 3.0 E CER: un’opportunità per la rigenerazione del territorio a 360°

Matteo Bertoni
CONTO TERMICO 3.0 E CER: rigenerazione a 360°


Come evidenziato da innumerevoli ricerche scientifiche e indagini giornalistiche l’obiettivo di estrema urgenza, nell’immediato futuro, è quello di concentrare le risorse nella Transizione Energetica per contrastare il crescente inquinamento e le problematiche ambientali, sociali e salutari connesse ad esso. La domanda sorge spontanea: come posso parteciparvi e supportare tale processo? Quali sono le opportunità che è possibile utilizzare? 

Tra i metodi di finanziamento di maggior rilievo, il Conto Termico risulta il più appropriato perché supporta nello specifico la realizzazione di interventi di efficientamento energetico favorendo la riqualificazione del patrimonio esistente e la transizione ecologica.

Inoltre, in questo periodo è in fase di consultazione, fino al 10 maggio, il nuovo Conto Termico 3.0 che porterà con sé delle novità favorendo ulteriormente la rigenerazione urbana e ampliando la gamma di interventi ammissibili e i destinatari di tali incentivi.


Da dove partiamo: Il Conto Termico 2.0

Attualmente è in vigore il Conto termico 2.0, che incentiva la riqualificazione degli edifici esistenti. Tra gli interventi ammissibili si possono includere l'isolamento termico delle pareti, la sostituzione delle finestre con modelli più efficienti, l'aggiornamento degli impianti di riscaldamento con tecnologie a condensazione e l'installazione di schermature solari. 

Inoltre, c'è la possibilità di trasformare gli edifici in "edifici a energia quasi zero" (nZEB), riducendo al minimo il consumo energetico e incentivando l'uso delle fonti rinnovabili per la produzione di energia termica.


Il Conto Termico 3.0: novità e possibilità

Il decreto prevede di ammettere ai benefici diversi soggetti, tra cui le Amministrazioni Pubbliche che possono svolgere interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di efficienza energetica sugli edifici di loro proprietà, e i Soggetti Privati, compresi gli Enti del Terzo Settore, le cui possibilità variano a seconda del settore in cui ricade l’intervento.

Inoltre, anche le Configurazioni di Autoconsumo e le Comunità Energetiche Rinnovabili, sia soggetti pubblici che privati, possono fare richiesta per accedere al nuovo Conto Termico, come indicato dalle regole operative stabilite dal GSE. 

Un altro tema fondamentale introdotto dal Conto Termico 3.0, è la selezione delle opere ammissibili al finanziamento del bando, che ha come obiettivo quello di facilitare ulteriormente l’accesso alle fonti energetiche rinnovabili e favorire l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio esistente, per innescare una strategia di intervento che sia più sostenibile sotto vari punti di vista. 

Con tale scopo è stata ampliata la gamma di interventi finanziabili rispetto al Conto termico 2.0, ai quali sono stati aggiunti l’installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento, l’installazione di elementi infrastrutturali per la ricarica privata di veicoli elettrici, anche aperta al pubblico e l’installazione di impianti solari fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, presso l’edificio o nelle relative pertinenze.

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L’ampliamento dei soggetti e degli interventi ammissibili al finanziamento del Conto Termico ha la finalità di favorire interventi di rigenerazione urbana su vari livelli. Tale proposito è molto ambizioso e per concretizzarsi deve abbracciare il maggior numero soggetti per rendere la Transizione Energetica ed Ecologica una realtà concreta.

Una volta definite le oppportunità di finanaziamento, ma quali sono i mezzi che possono facilitare tale processo e come possiamo accedervi?


La Sinergia tra CER e Conto termico 3.0

La sinergia tra CER e Conto Termico 3.0 non si limita ad incentivare la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare esistente ma favorisce l’accessibilità alle fonti energetiche rinnovabili per contribuire alla rigenerazione del territorio non solo mediante interventi materiali ma innescando pratiche più sostenibili con l’obiettivo di supportare la comunità e i principali Players ed Enti presenti a livello locale e territoriale. 

Inoltre, i soggetti pubblici e/o privati facenti parte delle configurazioni di autoconsumo nonché gli azionisti e/o i singoli soci membri delle comunità energetiche rinnovabili possono presentare richiesta di accesso al Conto Termico direttamente o, al pari delle ESCO, tramite i Soggetti Referenti delle configurazioni, come individuati dalle regole operative definite dal GSE

Questa modalità di approccio permetterà di snellire i processi amministrativi e burocratici facilitando l’accesso ad interventi volti all'efficienza energetica e all'utilizzo di Fonti Rinnovabili. Grazie alla collaborazione tra le capacità tecniche dell’Utility, il ruolo gestionale del Referente designato dalla CER, e la vocazione no profit della Comunità Energetica, sarà possibile innescare interventi di rigenerazione del territorio e la diffusione di pratiche comuni votate alla sostenibilità e al benessere diffuso.

È chiaro, quindi, che le Comunità Energetiche Rinnovabili non sono uno strumento puramente amministrativo fine a sé stesso, ma una nuova Entità che si afferma sul territorio come promotore di iniziative sostenibili attente alle esigenze della comunità e alla rigenerazione del territorio su cui opera.


L’Energia sostenibile come motore per la rigenerazione del Territorio

Da una prima analisi dello scenario normativo attuale possiamo evincere alcuni punti chiave che sottolineano l’importanza delle opportunità per incentivare la diffusione di fonti energetiche rinnovabili e sostenere la comunità nel processo di decarbonizzazione. In quest’ottica la condivisione di energia e ideali diventa il motore di sviluppo del territorio per una rigenerazione urbana a 360° in grado di toccare vari aspetti a livello comunitario e urbano:

  • Rigenerazione di aree dismesse o in disuso per l’installazione di impianti;
  • Promozione di interventi di efficientamento energetico e riqualificazione architettonica;
  • Sostegno alla comunità mediante agevolazioni economiche a famiglie e individui in condizioni di povertà economica ed energetica;
  • Riduzione dei costi dovuti ai consumi energetici;
  • Promozione di attività e iniziative a sfondo sociale per favorire la creazione di nuove sinergie e interazioni tra individui;
  • Produzione di energia da Fonti Energetiche Rinnovabili a Km 0.                       

La commistione tra il Conto Termico e le CER risulta un binomio vincente, capace di fornire un programma chiaro, allineato sia alle esigenze della Comunità che agli obiettivi europei legati alla tradizione energetica. In quest’ottica anche il ruolo delle Comunità energetiche assume un’importanza centrale agendo come intermediario e facilitatore nel processo di Rigenerazione del Territorio verso la sostenibilità energetica ed ambientale.

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