I Distretti del Commercio sono identificati come “strumenti” o “metodologie” innovative per il rilancio delle aree ad alta presenza di esercizi di vicinato e sistemi strutturati ed organizzati territorialmente per proporre strategie e azioni di sviluppo che portino vantaggi a tutti: Imprese, Cittadini, Fruitori dell’area, Associazioni e Amministrazioni locali.
Le Regioni (prima la Lombardia, seguita da Veneto, Piemonte, Puglia) hanno valorizzato questo strumento attraverso bandi di contributo volti a finanziare specifici progetti, legati ad una visione strategica comune di rilancio territoriale. Ma i fondi pubblici sempre più spesso tendono a finanziare spese in conto capitale (investimenti) tralasciando una componente essenziale per il corretto funzionamento di un Distretto: le spese correnti. Spese per coprire prestazioni di servizio e consulenze, percorsi di formazione, progetti speciali e azioni di marketing territoriale.
Le risorse per le spese correnti saranno quindi in prospettiva sempre meno finanziate dagli enti e dovranno essere i membri del Distretto e i territori interessati a individuare risorse da destinare a queste azioni strategiche per la corretta realizzazione delle visioni di sviluppo di ciascuna area.
La domanda è: le Comunità Energetiche Rinnovabili possono essere un aiuto per finanziare in parte queste spese?
Le CER (Comunità Energetiche Rinnovabili) sono gruppi di persone fisiche e/o giuridiche che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti nella disponibilità di uno o più soggetti associatisi alla comunità.
L’obiettivo principale di una CER è quello di fornire benefici ambientali, economici e sociali ai propri membri o soci e alle aree in cui opera, attraverso l’autoconsumo di energia rinnovabile. Le CER godono a livello statale di incentivi per la loro costituzione e per il loro funzionamento, che porta a benefici anche economici per chi ne fa parte.
Parte di questi risparmi oggi vengono già utilizzati per progetti a valenza sociale, in favore delle comunità. Perché non provare a utilizzare questi risparmi anche per finanziare in parte il Distretto, nelle sue finalità maggiormente rivolte al benessere della comunità e alla creazione di servizi che possano migliorare il tessuto commerciale ed economico locale?
L’adesione ad una CER permette ai suoi membri di ridurre i costi energetici, a parità di consumo e di accedere ad incentivi di varia natura, riducendo la spesa per l’energia. Risparmi che in parte, secondo accordi formalizzati in ambito di Distretto del Commercio, potrebbero essere messi a disposizione per coprire le spese correnti per l’azione di Distretto.
Il Team di FASTZero ha maturato forte esperienza sia nella attivazione e gestione di Distretti del Commercio e delle CER: abbiamo quindi una visione a 360° delle sinergie che si possono attivare tra i due strumenti, a vantaggio delle comunità locali e del rilancio economico delle aree. Contattaci per saperne di più.