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Giovani e casa: nuove soluzioni per un futuro abitativo flessibile e accessibile

Martina Tempesta
Giovani e abitare

L'accesso all'abitazione rappresenta una sfida sempre più ardua per i giovani, soprattutto nelle grandi città. I costi elevati degli affitti, l'esiguità dell'offerta e la precarietà lavorativa rendono difficile per questa fascia di popolazione il percorso verso l’indipendenza. L’Istituto Toniolo, nel suo Rapporto giovani 2021, ha sottolineato come il maggior ostacolo per il trasferimento presso la prima abitazione  e l’uscita dalla casa dei genitori sia principalmente dovuto ai costi abitativi (35%), seguito dalla mancanza di un lavoro stabile (25%). 

In risposta alle crescenti criticità, stanno nascendo innovative soluzioni che ripensano il concetto di abitare, basandosi sulla collaborazione, la flessibilità e l'accessibilità. Tra queste, l'abitare collaborativo emerge come un modello promettente per rispondere alle esigenze dei giovani.

L'abitare collaborativo: cos'è e quali vantaggi offre

L'abitare collaborativo racchiude diverse tipologie di progetti, dal cohousing alle cooperative di abitanti, dai condomini solidali agli eco-villaggi. Tutti questi modelli condividono la filosofia di una vita comunitaria basata sulla collaborazione, la condivisione di spazi e servizi e la mutualità. La fascia under 40 mostra un'apertura crescente verso queste forme di abitare. L'idea di vivere in un sistema di più abitazioni, con la possibilità di spostarsi e usufruire di spazi e servizi condivisi, si sposa perfettamente con le loro esigenze di flessibilità, mobilità e socialità.

Le abitazioni collaborative non solo offrono un'alternativa valida al mercato immobiliare tradizionale, ma presentano anche notevoli vantaggi economici. La condivisione di spazi, servizi, tempo e competenze permette di ridurre le spese individuali, abbattendo i costi di affitto, utenze, babysitter e altri servizi. Inoltre, queste esperienze favoriscono la creazione di reti di supporto e solidarietà tra gli abitanti, facilitando l'accesso a servizi e opportunità che altrimenti sarebbero inaccessibili.

L'interesse crescente dei giovani verso queste nuove forme di abitare dimostra la validità di questo modello e la sua potenzialità nel ridisegnare il panorama abitativo del domani. Investire in progetti di abitare collaborativo significa non solo offrire soluzioni concrete ai problemi di accesso alla casa, ma anche costruire comunità più coese, solidali e resilienti.

L'abitare collaborativo rappresenta un terreno fertile per lo sviluppo di nuove progettualità che mettano al centro le esigenze delle giovani generazioni. È necessario promuovere concorsi di idee per sostenere la nascita di progetti innovativi e sperimentali, che possano fungere da modello per altre realtà. Inoltre, è fondamentale creare reti di collaborazione tra enti pubblici, privati e associazioni del terzo settore per condividere conoscenze, esperienze e buone pratiche.


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