Negli ultimi anni, il tema dello sviluppo locale ha acquisito una rilevanza crescente in Italia, specialmente in relazione alla valorizzazione delle aree interne, spesso penalizzate dal punto di vista economico e sociale. In questo contesto, la Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI), il modello delle Comunità Energetiche Rinnovabili e i principi dell'Economia Generativa sono tre pilastri che, se considerati insieme, rappresentano una risposta integrata e innovativa alle sfide territoriali, con l'obiettivo di rilanciare le comunità locali e favorire uno sviluppo sostenibile e partecipativo.
La Strategia Nazionale Aree Interne: rivitalizzare i territori dal basso
La Strategia Nazionale Aree Interne è un’iniziativa mirata a contrastare il declino demografico e economico delle aree meno accessibili del Paese, spesso soggette a spopolamento e a mancanza di servizi. La SNAI, che ha preso avvio in forma sperimentale per il periodo 2014/2020 ed è stata riconfermata per la programmazione 2021/2027, si concentra su tre assi principali: il miglioramento dei servizi essenziali (sanità, istruzione e mobilità), il supporto allo sviluppo economico e la creazione di occupazione. L'obiettivo finale è quello di offrire a queste aree nuove opportunità di crescita che consentano alle persone di rimanere, lavorare e investire nel loro territorio d'origine.
Le Comunità Energetiche Rinnovabili: energia e partecipazione locale
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono gruppi di cittadini, enti locali e imprese che collaborano per produrre e condividere energia da fonti rinnovabili, come il solare e l'eolico. Questi modelli di energia decentralizzata possono contribuire a favorire l'autonomia energetica riducendo la dipendenza dai grandi distributori, portando a una riduzione dei costi per le comunità locali. Inoltre, le CER rappresentano uno strumento di innovazione sociale, in cui i membri di una comunità diventano co-produttori e consumatori, favorendo una cultura di gestione partecipativa e sostenibile delle risorse energetiche.
Oltre ai vantaggi ambientali, le CER generano infatti un valore economico e sociale diretto, contribuendo all’attrattività dei territori e al miglioramento della qualità della vita. Le comunità che investono in energia rinnovabile possono inoltre accedere a finanziamenti pubblici e agevolazioni fiscali, come previsto dalla normativa europea e italiana, rendendo questo modello un'opportunità concreta di sviluppo economico locale.
Modelli di economia generativa: una nuova visione di sviluppo locale
L'economia generativa è un concetto che si sta affermando come risposta alle tradizionali dinamiche di crescita economica, spesso concentrate esclusivamente sul profitto e caratterizzate da alti costi sociali e ambientali. Al contrario, l’economia generativa si basa su principi di inclusione, sostenibilità e crescita a lungo termine. Generare valore significa creare ricchezza che rimanga sul territorio, migliorando le condizioni sociali e ambientali della comunità.
In un'ottica generativa, l'obiettivo non è solo quello di produrre ricchezza economica, ma anche di contribuire alla qualità della vita e alla coesione sociale del territorio. Questo approccio si integra naturalmente con le politiche della SNAI e con le iniziative delle CER, perché punta a creare un sistema economico che sia in armonia con le risorse locali, rispettando i ritmi e le tradizioni delle comunità.
Interconnessioni e opportunità
I tre ambiti sopra richiamati, se integrati tra loro, possono dar vita a un sistema di sviluppo locale innovativo e sinergico.
Promuovere l’indipendenza energetica: la costituzione di comunità energetiche rinnovabili nelle aree interne permette ai contesti locali di produrre energia in modo autonomo, abbattendo i costi e rendendosi più competitive. Inoltre, il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni contribuiscono a una maggiore sostenibilità ambientale, rendendo i territori più attraenti per chi vi abita e per chi potrebbe investirvi.
Rigenerare il tessuto sociale: l'adesione alle comunità energetiche rappresenta un’opportunità di coesione sociale e rafforza il legame tra i membri della comunità, favorendo un modello partecipativo di gestione delle risorse. Questo aspetto si sposa con i principi dell’economia generativa, che vede nella partecipazione e nella cooperazione la chiave per costruire una società inclusiva e solidale.
Incentivare l’occupazione locale: la SNAI mira a creare posti di lavoro nelle aree interne, e l’introduzione delle CER può facilitare questo processo, creando opportunità lavorative legate alla manutenzione degli impianti, alla gestione amministrativa e alla formazione specialistica. L’economia generativa, d’altra parte, stimola la creazione di imprese locali e cooperative che reinvestono i profitti nella comunità, creando un circolo virtuoso di crescita economica inclusiva.
Attrarre investimenti e risorse: il coordinamento tra SNAI, CER e economia generativa rende le aree interne più attrattive per finanziamenti e progetti pubblici e privati, grazie a una visione coerente e sostenibile. Gli investimenti vengono indirizzati non solo all’efficienza economica, ma anche alla rigenerazione ambientale e alla coesione sociale, valori sempre più apprezzati da enti finanziatori e investitori.
La sinergia tra la Strategia Nazionale Aree Interne, le Comunità Energetiche Rinnovabili e i principi dell’economia generativa può rappresentare un cambio di paradigma per lo sviluppo delle aree montane italiane. La combinazione di queste strategie può contribuire a trasformare il modello di sviluppo locale, rendendolo più sostenibile, inclusivo e resiliente.
Le comunità locali non sono più considerate solo beneficiarie passive delle politiche economiche, ma diventano protagoniste attive della trasformazione del loro territorio. In questa visione, il futuro delle aree interne non è più quello dell’isolamento e dello spopolamento, ma di una rinascita basata su un approccio partecipativo e rigenerativo, capace di valorizzare le risorse naturali, sociali ed economiche presenti in loco secondo un modello di sviluppo che guarda al benessere delle persone e alla tutela dell’ambiente