Gli interventi PAC 23/27 per lo sviluppo locale

Federica Sala
Gli interventi PAC 23/27 per lo sviluppo locale

La PAC 2023/2027 vede al suo interno diversi interventi che vedono come beneficiario diretto i Comuni. Si tratta di interventi che rientrano principalmente all’interno dell’Obiettivo OS8, finalizzato ad “innalzare il livello della qualità della vita nelle aree rurali attraverso il miglioramento dei processi di inclusione sociale, della qualità e dell’accessibilità delle infrastrutture e dei servizi, anche digitali, alla popolazione ed alle imprese, in modo da porre un freno allo spopolamento e sostenere l’imprenditorialità, anche rafforzando il tessuto sociale”.

L’obiettivo nel suo complesso vede ad esso destinati circa € 1,7 miliardi, che rappresentano oltre il 13% della spesa pubblica prevista dalla programmazione regionale. Ovviamente ci sono differenze da Regione a Regione e quindi si segnala la necessità di prendere visione dei Complementi di ciascuna Regione/Provincia autonoma per approfondimenti specifici.

Gli interventi che seguono possono vedere i Comuni come beneficiari, impiegati in attività legate ai seguenti aspetti:

1) Investimenti in grado di accompagnare i Comuni nella fase di superamento del GAP infrastrutturale esistente, specialmente legato al digital divide e in generale legato alla possibilità di avvicinare i servizi essenziali alla popolazione e alle imprese. Si tratta quindi di interventi che spaziano dalla creazione di servizi o da azioni di ri-organizzazione degli stessi, da un incremento del livello di attrattività del territorio anche attraverso la valorizzazione culturale, ma anche la messa in sicurezza delle aree. Rientrano anche investimenti volti a riqualificare spazi ed edifici abbandonati dando loro nuove funzioni turistico/ricreative. Rientrano in questa categoria principalmente i seguenti interventi:

  • SRD07 - Investimenti in infrastrutture per l'agricoltura e per lo sviluppo socioeconomico delle aree rurali: l’intervento punta allo sviluppo socio-economico delle aree rurali attraverso investimenti finalizzati a realizzare, adeguare e/o ampliare le infrastrutture di base a servizio delle imprese rurali (agricole e non), delle comunità rurali nonché dell’intera società. In tale contesto, le tipologie di investimento in infrastrutture che possono ricevere un sostegno dalla PAC sono quelle indicate alle seguenti azioni: 1) reti viarie al servizio delle aree rurali; 2) reti idriche; 3) reti primarie e sottoservizi; 4) infrastrutture turistiche; 5) infrastrutture ricreative; 6) infrastrutture informatiche e servizi digitali; 7) infrastrutture irrigue extra-aziendali che comportano un aumento netto della superficie irrigata
  • SRD08 - Investimenti in infrastrutture con finalità ambientali: l’intervento ha come obiettivo lo sviluppo delle aree rurali attraverso investimenti finalizzati a realizzare, adeguare e/o ampliare infrastrutture a servizio delle imprese rurali (agricole e non), delle comunità rurali nonché dell’intera società con particolare attenzione agli aspetti di sostenibilità ambientale. In tale contesto possono rientrare investimenti in viabilità forestale e silvo-pastorale; produzione di energia (elettrica e/o termica) da fonti rinnovabili ad uso collettivo; infrastrutture irrigue e di bonifica.
  • SRD09 - Investimenti non produttivi nelle aree rurali: l’Intervento fornisce un sostegno per la realizzazione di investimenti volti a sostenere lo sviluppo socioeconomico delle aree rurali attraverso il rafforzamento dei servizi di base per la popolazione delle aree rurali e il mantenimento della biodiversità e la tutela delle attività tradizionali e dell’architettura rurale e degli spazi aperti di pertinenza. Rientrano quindi iniziative per il sostegno a investimenti finalizzati all'introduzione, al miglioramento o all'espansione di servizi di base a livello locale per la popolazione rurale, compresi i servizi socio-sanitario, le attività culturali e ricreative e le relative infrastrutture; miglioramento degli alpeggi attraverso la realizzazione, recupero e/o ampliamento dei fabbricati di alpeggio e di altre tipologie di fabbricati e manufatti rurali; valorizzazione del patrimonio insediativo ed antropico rurale attraverso il recupero di complessi, edifici ed elementi architettonici significativi e di pregio oltre che del patrimonio architettonico minore caratterizzante il paesaggio rurale; riqualificazione e valorizzazione di edifici di edilizia recente nel paesaggio rurale o di aree inutilizzate, compromesse o dismesse, attraverso interventi di recupero, riuso e re-cycle con finalità non produttive; miglioramento, riqualificazione, rifunzionalizzazione di aree rurali caratterizzanti i paesaggi regionali e di aree compromesse e critiche anche in spazi di transizione urbano-rurale. 

2) Investimenti volti a migliorare la tutela del paesaggio e dell’ambiente e a preservare la biodiversità locale, garantendo anche il mantenimento in salute del patrimonio forestale e la sua salvaguardia, oppure il ripristino e/o recupero ecologico e funzionale degli ecosistemi forestali colpiti da calamità naturali, avversità atmosferiche o eventi catastrofici:

  • SRD06 - Investimenti per la prevenzione ed il ripristino del potenziale produttivo agricolo: l’intervento nasce per prevenire danni derivanti da calamità naturali, eventi climatici avversi e di tipo biotico e ripristinare il potenziale produttivo agricolo e zootecnico danneggiato da calamità naturali, eventi climatici avversi assimilabili alle calamità naturali e da eventi catastrofici compresi i danni da organismi nocivi ai vegetali e le epizoozie. Tra le spese ammissibili ritroviamo l’acquisto e installazione di macchinari, attrezzature, impianti e strutture di protezione per la difesa delle coltivazioni agricole e degli allevamenti da calamità naturali, eventi climatici avversi e di tipo biotico; ma anche il ripristino e/o ricostruzione del capitale fondiario e del capitale di scorta in sostituzione di quello danneggiato o distrutto.
  • SRD10 - impianti di forestazione/imboschimento di terreni non agricoli: l’intervento mira a incrementare della superficie forestale e di arboricoltura; incrementare l’assorbimento e lo stoccaggio del carbonio atmosferico, nei soprassuoli, nel suolo e nella biomassa legnosa utilizzabile anche a fini duraturi; migliorare la conservazione della biodiversità e degli habitat forestali, garantendo la presenza di aree forestali di elevato valore naturalistico; ); migliorare funzione protettiva dei soprassuoli forestali per la conservazione del suolo, dell’equilibrio idrogeologico e della regolazione del deflusso idrico; fornire prodotti legnosi e non legnosi; fornire servizi ecosistemici e migliorare le funzioni pubbliche delle foreste; diversificazione del reddito aziendale forestale.
  • SRD11 - investimenti non produttivi forestali: l’intervento nasce per migliorare la conservazione della biodiversità e degli habitat forestali, garantendo la presenza di aree forestali di elevato valore naturalistico; Mantenere una copertura continua dei soprassuoli, migliorando le funzioni microclimatiche dei popolamenti forestali, la resilienza al cambiamento climatico, e ai potenziali danni da eventi naturali, parassiti e malattie; Valorizzare la funzione protettiva dei soprassuoli forestali nella conservazione del suolo, nell’equilibrio idrogeologico e nella regolazione del deflusso idrico; Contribuire alla mitigazione del cambiamento climatico e all’assorbimento e lo stoccaggio del carbonio atmosferico nei soprassuoli, nel suolo e nella biomassa legnosa, incentivando azioni che aumentano la capacità di sequestro del carbonio; Migliorare l’erogazione dei servizi ecosistemici, valorizzando le funzioni ambientali e pubbliche delle foreste al fine di promuovere anche il riconoscimento dei servizi forniti dagli ecosistemi forestali (PES);
  • SRD12 - investimenti per la prevenzione ed il ripristino danni foreste: l’intervento mira ad accrescere la protezione degli ecosistemi forestali nazionali, la tutela delle funzioni svolte dalle foreste a favore delle zone rurali, nonché per intensificare i servizi e gli sforzi di sorveglianza, prevenzione, contrasto e ripristino dai rischi naturali e altre calamità ed eventi catastrofici e metereologici estremi dovuti anche al cambiamento climatico. Possono quindi essere attivate iniziative per prevenire i rischi di danni da disturbi naturali, biotici e abiotici, e altre calamità naturali, eventi catastrofici e metereologici estremi dovuti anche al cambiamento climatico (compresi tempeste, vento e inondazioni); limitare i fenomeni di innesco di dissesto idrogeologico, incendi, fitopatie e attacchi di organismi nocivi; ·ripristinare le aree colpite e danneggiate da disturbi naturali, biotici e abiotici, e altre calamità naturali, eventi catastrofici e metereologici estremi dovuti anche al cambiamento climatico (compresi tempeste, vento e inondazioni); migliorare l’efficienza e stabilità ecologica degli ecosistemi forestali e l’adattamento ai cambiamenti climatici; ·migliorare la conservazione della biodiversità e degli habitat forestali, garantendo la presenza di aree forestali di elevato valore naturalistico; mantenere ed evitare la perdita di una copertura continua dei soprassuoli, migliorando le funzioni microclimatiche dei popolamenti forestali, la resilienza al cambiamento climatico e ai potenziali danni da eventi naturali, parassiti e malattie; valorizzare la funzione protettiva dei soprassuoli forestali nella conservazione del suolo, nell’equilibrio idrogeologico e nella regolazione del deflusso idrico. 

3)   Interventi volti a innescare effetti positivi e sinergici in ambito Leader, che possono attivare collaborazioni pubblico/privato (GAL) in grado di potenziare specifici aspetti che caratterizzano l’area e che possono porsi quale volano per lo sviluppo socio-economico dei territori. Nello specifico gli interventi SRG05 - supporto preparatorio LEADER- sostegno alla preparazione delle strategie di sviluppo rurale ed SRG06 - LEADER - attuazione strategie di sviluppo locale che mirano rispettivamente ad attivare politiche ed azioni in zone omogenee e coerenti in termini geografici, sociali, economici e culturali a livello sub-regionale e sub-provinciale, in tutte le Regioni e Provincie Autonome. Le aree prioritarie di intervento sono prevalentemente le zone rurali Ce D e in limitati casi specifici anche zone B e A e secondo le condizioni di ammissibilità previste dall'intervento “(SGR06) LEADER – Attuazione delle Strategie di Sviluppo Locale”. I Comuni possono beneficiare, qualora il GAL sia ammesso a finanziamento da parte della singola Regione di appartenenza (in risposta ad un bando specifico), a bandi dedicati per lo sviluppo del territorio. I temi attivabili dai GAL (secondo specifiche indicazioni regionali) possono essere: servizi ecosistemici, biodiversità, risorse naturali e paesaggio; sistemi locali del cibo, distretti, filiere agricole e agroalimentari; servizi, beni, spazi collettivi e inclusivi; comunità energetiche, bioeconomiche e ad economia circolare; sistemi di offerta socioculturali e turistico-ricreativi locali; sistemi produttivi locali artigianali e manifatturieri.

4)  Interventi volti a potenziare situazioni di cooperazione, nell’ottica di generare buone prassi e dare vita a sperimentazioni in grado di valorizzare Villaggi Intelligenti. Nello specifico la SRG07 - cooperazione per lo sviluppo rurale, locale e smart villages: l’intervento è attivato nelle regioni Basilicata, Campania, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto e può interessare anche zone di dimensione limitata (comuni/aggregazioni comuni), omogenee e coerenti in termini geografici, sociali, economici e culturali e con una massa critica sufficiente.  L’intervento sostiene la preparazione e l’attuazione di progetti integrati e strategie smart village intesi come progetti di cooperazione articolati in una o più operazioni, condivisi da parte di gruppi di beneficiari pubblici e/o privati, relativi a specifici settori/ambiti per favorire in tutte le aree rurali l’uso di soluzioni innovative, mettendo in atto anche eventuali soluzioni possibili offerte dalle tecnologie digitali e dalla multifunzionalità agricola e forestale, capaci di: generare ricadute positive economiche, sociali e ambientali; contrastare fenomeni di spopolamento e abbandono; rafforzare le relazioni e scambi fra le zone rurali e/o con quelle urbane. L’intervento sostiene la preparazione e l’attuazione di strategie/progetti di cooperazione afferenti ad uno o più ambiti tra questi: Cooperazione per i sistemi del cibo, filiere e mercati locali; Cooperazione per il turismo rurale; Cooperazione per l'inclusione sociale ed economica; Cooperazione per la sostenibilità ambientale.

Dalla analisi emerge quindi come i Comuni possano effettivamente trarre diversi benefici dalla PAC.

Il Team di FASTZero è a disposizione per supportare i Comuni nella partecipazione ai bandi di contributo previsti dalla PAC per il periodo 2023/2027 e soprattutto nel fornire supporto alla stesura di Strategie di Sviluppo Locale e di Cooperazione Smart Villages in grado di contribuire allo sviluppo socio-economico dei territori. 

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