Comunità Energetiche Industriali: un'opportunità per la imprese che credono nella sostenibilità

Ilaria Bresciani
Comunità Energetiche Industriali: un'opportunità per la imprese che credono nella sostenibilità

Molto spesso si pensa che le Comunità Energetiche Rinnovabili o i Gruppi di Auto Consumo Collettivo siano un’opportunità riservata perlopiù ai privati o alle associazioni del non profit, una iniziativa rivolta prevalentemente ai proprietari di unità immobiliari singole o agli inquilini dei condomini che realizzano piccoli impianti FER sulle superfici dei propri edifici per produrre, consumare energia rinnovabile per soddisfare il proprio autoconsumo. 

Ma non è così: anche le piccole e medie imprese possono aderire a questa importante iniziativa ed essere protagoniste di una Comunità Energetica Rinnovabile. A differenza del passato, la normativa sulle Comunità Energetiche supera la logica dell’autoconsumo, permette lo scambio e consente, quindi, alle imprese di realizzare una iniziativa a carattere produttivo e industriale, il tutto con l’obiettivo di:

  • migliorare la propria efficienza energetica 
  • ridurre i propri costi in bolletta 
  • contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. 

Vediamo brevemente come.

Comunità Energetiche Industriali

Per avviare una Comunità Energetica Rinnovabile tra imprese occorre in primo luogo seguire la normativa (a partire dalla Direttiva Comunitaria RED II e successive disposizioni normative) ma soprattutto trovare un’impresa che mettendo a disposizione le superfici possa assumere un ruolo guida da facilitatore e promotore dell'intervento che si intende realizzare e che sia in grado di coinvolgere anche le altre imprese presenti nel distretto industriale.

In questo modo le imprese partecipanti potranno non solo produrre collettivamente e consumare l’energia generata da fonti rinnovabili ma anche condividerla. 

La Comunità Energetica Industriale deve essere un sistema aperto, dando la possibilità ad altre imprese (ma non solo basti ad esempio pensare agli edifici limitrofi, quali condomini o unità singole, ecc.) di aderire, con l’unico limite attualmente in vigore di fare riferimento alla stessa cabina di media e bassa tensione.

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Ma in sintesi quali sono i vantaggi per le imprese? 

Diversi sono motivi che dovrebbero indurre le imprese a partecipare o realizzare una Comunità Energetica Rinnovabile.

Vediamoli insieme:

  1. Risparmio sui costi energetici: La creazione di una Comunità Energetica Rinnovabile consente alle imprese di ridurre significativamente i costi energetici. L'autoconsumo dell'energia prodotta all'interno della comunità permette di evitare l'acquisto di energia dalla rete elettrica tradizionale, riducendo le bollette energetiche.
  2. Sostenibilità ambientale: La transizione verso fonti energetiche rinnovabili è fondamentale per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e mitigare i cambiamenti climatici. Costituire una Comunità Energetica Rinnovabile consente alle imprese di contribuire attivamente a questa transizione, utilizzando energia pulita e riducendo la propria impronta ambientale.
  3. Indipendenza energetica: Le imprese che costituiscono una Comunità Energetica Rinnovabile diventano più autonome dal punto di vista energetico e possono quindi contare sulle proprie fonti di energia rinnovabile, riducendo quindi la loro dipendenza dalla rete elettrica tradizionale, assicurandosi una fornitura energetica più stabile e sicura.
  4. Vantaggi fiscali e incentivi: le imprese che investono in fonti energetiche rinnovabili possono beneficiare di incentivi fiscali, agevolazioni, come ad esempio il credito d’imposta previsto dalle leggi di bilancio e le tariffe agevolate (premio) previste da GSE. Costituire una Comunità Energetica Rinnovabile offre alle imprese la possibilità di sfruttare queste opportunità, ottenendo un ritorno finanziario più favorevole sull'investimento energetico.
  5. Immagine aziendale positiva: Le imprese che adottano soluzioni sostenibili e dimostrano un impegno nei confronti dell'energia rinnovabile possono beneficiare di un'immagine aziendale positiva. Costituire una Comunità Energetica Rinnovabile dimostra responsabilità sociale e ambientale, aumentando la reputazione aziendale e l'attrattiva per i consumatori sensibili all'ambiente.
  6. Collaborazione e sinergie: La costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile permette alle imprese di collaborare e condividere risorse, conoscenze e competenze nel settore energetico. Questa collaborazione favorisce lo sviluppo di sinergie, la condivisione delle spese di investimento e la creazione di reti di supporto tra le imprese partecipanti, promuovendo un ambiente di business più solidale e resiliente.
Comunità Energetiche Rinnovabili tra vincoli e opportunità

Con il D.Lgs. 199/2021 il legislatore ha apportato alcune modifiche alle Comunità Energetiche Rinnovabili per favorire l’installazione di impianti su grandi superfici industriali e all’installazione di impianti diversi anche dal fotovoltaico. 

In particolare il decreto non solo ha ampliato il perimetro d’azione delle CER (superando il vincolo della cabina secondaria a quella primaria) ma ha anche  innalzato il limite di taglia dell’impianto incentivabile, che è passato da taglia di 200 kW a 1 MW.

Le modifiche, evidenziate schematicamente nella seguente tabella, saranno operative soltanto dopo l’emanazione dei già citati decreti ministeriali attuativi ed i provvedimenti di ARERA e rappresentano per le imprese un importante occasione per avvera una Comunità Energetica Rinnovabile Industriale.

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Ma le novità non finiscono qui.

Con il nuovo decreto inviato dall’Italia a Bruxelles, che è ancora in fase di approvazione da parte della Commissione Europea, l’incentivo sarà rivolto a tutto il territorio nazionale, dal piccolo comune alla città metropolitana e prevedrà una potenza massima agevolabile di 5 GW entro il 31 dicembre 2027. Stando alle anticipazioni circolate sulla proposta, il decreto comunità energetiche prevedrebbe tre fasce di incentivi:

  • per impianti sotto i 200 kW, una tariffa fissa di 80€ per MWh più una tariffa variabile con tetto ai 120€ al MWh;
  • per impianti tra i 200 e i 600 kW, una tariffa fissa di 70€ per MWh più una tariffa variabile con tetto ai 110€ al MWh;
  • per gli impianti sopra i 600 kW, una tariffa fissa di 60€ per MWh più una tariffa variabile con tetto ai 100€ al MWh;

Il testo riporta inoltre un premio di 4€ per MWh per le Regioni del Centro (Lazio, Marche, Toscana, Umbria e Abruzzo) e di 10€ per MWh per quelle del Nord.

Cosa ti offriamo

Come abbiamo visto i vantaggi di aderire per le imprese ad una Comunità Energetica Rinnovabile sono molti, a cominciare da quelli economici oltre a quelli sociali e ambientali che questa scelta comporta andando infatti a ridurre la quantità di emissioni di CO2 nell’aria.

Con My Green Energy possiamo aiutare la tua azienda! 

Come? Grazie ai nostri partner (installatori e alle migliori ESCO) e ad un team multidisciplinare e integrato, siamo in grado di accompagnare le imprese lungo il percorso della sostenibilità, offrendo un servizio innovativo per la produzione, gestione e la condivisione dell’energia attraverso la realizzazione di Comunità Energetiche Industriali o progetti di Auto Consumo Collettivo. 

Basandoci su un'analisi delle aree e dei consumi delle imprese, creiamo un'offerta personalizzata, occupandoci delle autorizzazioni, della progettazione, dell'installazione e della gestione degli impianti. Il tutto a costi vantaggiosi, con benefici ambientali ed economici per l’impresa e per quelle presenti nel Distretto Industriale.

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