La Commissione europea ha recentemente approvato il secondo decreto del bando Agrisolare, un'importante iniziativa prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questo nuovo bando (di cui vi avevamo già accennato nell'articolo del blog), del valore di un miliardo di euro, offrirà contributi a fondo perduto fino all'80% per la realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici agricoli, senza bisogno di occupare ulteriori terreni.
Novità e vantaggi del nuovo bando:
Rispetto al precedente bando, questa nuova edizione del programma Agrisolare presenta diverse novità.
1. Innanzitutto, viene superato parzialmente il vincolo sull'autoconsumo, consentendo una maggiore flessibilità nella produzione e utilizzo dell'energia solare generata.
2. Inoltre, i contributi agli investimenti sono aumentati all'80% e saranno disponibili senza distinzioni territoriali, offrendo quindi un'opportunità a tutte le imprese agricole del paese.
3. Oltre a ciò, viene introdotto il principio di "autoconsumo condiviso", permettendo la condivisione dell'energia prodotta tra più imprese agricole. Infine, la potenza installabile per gli impianti fotovoltaici viene raddoppiata, consentendo una maggiore produzione di energia pulita.
Benefici per le imprese agricole:
La percentuale di cofinanziamento è stata raddoppiata rispetto al precedente bando. Nel primo bando, il cofinanziamento era del 40%, ma ora è aumentato fino al 80% per favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili e ridurre i costi di produzione delle imprese agricole. Le spese energetiche rappresentano, infatti, oltre il 20% dei costi variabili a carico delle aziende. Grazie a questa misura, le imprese agricole potranno autoprodurre energia da fonti rinnovabili utilizzando i propri fabbricati, riducendo così i costi di produzione e aumentando la competitività.
Dettagli del decreto e disponibilità finanziaria:
Il decreto riguarda gli interventi per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Le imprese agricole di produzione primaria su tutto il territorio nazionale potranno beneficiare di un contributo a fondo perduto dell'80%, con la possibilità di adottare l'autoconsumo condiviso. La dotazione finanziaria per questa tipologia di incentivo ammonta a circa 700 milioni di euro. Tuttavia, è importante sottolineare che vi sono limiti e condizioni, come la quota di contributo pubblico che varia tra il 30% per le grandi imprese e il 50% per le piccole imprese agricole.
Conclusioni
Il nuovo bando Agrisolare rappresenta un'opportunità significativa per le imprese agricole italiane. Grazie ai contributi a fondo perduto fino all'80% per la realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici agricoli, le aziende avranno la possibilità di trasformare la propria attività in un modello sostenibile, riducendo i costi di produzione e contribuendo alla transizione verso fonti di energia pulita.
Le novità introdotte dal nuovo bando, come il superamento parziale dei vincoli sull'autoconsumo, l'aumento dei contributi agli investimenti e l'introduzione dell'autoconsumo condiviso, offrono maggiori opportunità e flessibilità per le imprese agricole che desiderano adottare soluzioni energetiche sostenibili.
È importante sottolineare che questa iniziativa è parte integrante degli sforzi per favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili, ridurre l'impatto ambientale del settore agricolo e migliorare la competitività delle aziende italiane.
In conclusione, il bando Agrisolare rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità nel settore agricolo, offrendo alle imprese la possibilità di adottare soluzioni energetiche pulite, ridurre i costi di produzione e contribuire alla transizione verso un futuro più sostenibile e rispettoso dell'ambiente. Le imprese agricole interessate dovrebbero approfittare di questa opportunità per ottenere finanziamenti e migliorare la propria efficienza energetica, beneficiando dei vantaggi economici e ambientali offerti dalla produzione di energia solare.
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