Un tema di grande attualità è il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) “Italia Domani”, il programma di investimenti che l'Italia ha presentato alla Commissione europea, nell'ambito del Next Generation EU, lo strumento per rispondere alla crisi provocata dal Covid-19.
OBIETTIVO
Per l’Italia il Piano rappresenta un’opportunità di sviluppo, crescita e riforme attraverso la persecuzione di obiettivi che ruotano attorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale.
LE MISSIONI
Per attuare gli obiettivi del Piano sono state individuate sei Missioni e quattro Riforme di contesto, tra le quali la riforma della pubblica amministrazione e la riforma della giustizia.
In particolare, nella Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura” è stata individuata la Componente “Turismo e cultura 4.0”, in cui sono specificati i fondi destinati al rilancio della cultura e del turismo in quanto settori strategici per la crescita e lo sviluppo dell’Italia.
Tra gli obbiettivi della componente vi è l’incremento dell’attrattività italiana migliorando il sistema turistico e ponendo particolare attenzione nella rigenerazione dei borghi e delle periferie urbane attraverso la promozione della partecipazione alla cultura, il rilancio del turismo sostenibile e la tutela e valorizzazione dei parchi e giardini storici. A questi si aggiungono anche la messa in sicurezza e restaurare i luoghi di culto e il patrimonio storico architettonico, il potenziamento delle strutture ricettive promuovendo il turismo delle radici, il supporto per la transizione digitale e verde nei settori del turismo e della cultura 4.0 e il sostegno del patrimonio artistico-culturale meno noto.
LA LINEA D’INTERVENTO
In passato i flussi turistici si sono spesso concentrati nelle grandi città e nei poli culturali e turistici più noti generando, prima dello scoppio della pandemia, fenomeni di overtourism difficili da gestire e pericolosi dal punto di vista della sostenibilità.
Per questo all’interno della cornice generale è stata definita una linea di intervento, “Rigenerazione culturale di piccoli siti turistici e culturali, aree rurali e periferie urbane”, che pone particolare attenzione tra i propri obiettivi alla valorizzazione dei piccoli centri urbani e delle aree rurali con un focus ad hoc sui borghi. Nello specifico la linea si declina in 4 quattro progetti di investimento:
1) Piano Nazionale Borghi
2) Protezione e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale
3) Programmi di valorizzazione dell'identità dei luoghi, parchi e giardini storici, rigenerazione partecipa delle periferie urbane
4) Sicurezza sismica nei luoghi di culto e restauro del patrimonio FEC
RISORSE
Tra il 2021 e il 2026 sono state stanziate risorse per 191,5 miliardi di euro, di cui 68,9 miliardi destinati a sovvenzioni a fondo perduto. Nel dettaglio i fondi previsti per cultura e turismo sono 6,68 miliardi di euro a cui si aggiungono 1,46 miliardi a valere sul Fondo complementare.
FOCUS
PIANO NAZIONALE BORGHI
Nel dettaglio il “Piano Nazionale Borghi”, con una dotazione finanziaria di 1,02 miliardi di euro, prevede un programma di sostegno allo sviluppo economico e sociale delle zone svantaggiate e più marginali proprio a partire dal rilancio turistico e culturale dei piccoli centri attraverso:
• interventi per rafforzare l’offerta di alloggi e servizi a partire dal recupero del patrimonio storico esistente;
• investimenti per la riqualificazione degli spazi pubblici aperti (ad es. eliminando le barriere architettoniche e migliorando l’arredo urbano);
• la creazione e promozione di nuovi itinerari e visite guidate;
• l’introduzione di sostegni finanziari per le attività turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali volti a rilanciare le economie locali attraverso la valorizzazione di prodotti, saperi e tecniche del territorio.
PROTEZIONE E VALORIZZAZIONE DELL’ARCHITETTURA E DEL PAESAGGIO RURALE
I fondi relativi alla linea di intervento “Protezione e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale” sono, invece, 600 milioni di euro, volti a dare impulso a un importante processo di valorizzazione degli edifici storici rurali (di privati o di enti del terzo settore) e di tutela del paesaggio.
In linea generale l’intento è quello di partire dalla riscoperta e valorizzazione del patrimonio di borghi e aree rurali - spesso contesti caratterizzati da fragilità dal punto di vista sociale, demografico e dei servizi - per innescare nuovi processi di sviluppo locale attraverso l’attivazione di iniziative imprenditoriali e commerciali, la promozione di nuove modalità di ricettività (come ad es. l’albergo diffuso), la rivitalizzazione del tessuto socio-economico dei luoghi, la lotta allo spopolamento e la conservazione del paesaggio e delle tradizioni.