Che cosa s’intende per transizione ecologica?
È l’evoluzione, cambiamento, transizione verso un modello di business e di governance in grado di affrontare le sfide ambientali della nostra contemporaneità attraverso l’attuazione di un piano di sviluppo sostenibile e duraturo – dal punto di vista economico, sociale e ambientale – che prevede una riconversione in un’ottica circolare dello schema di produzione e consumo.
Come si caratterizza un modello di economia circolare?
Vi sono alcune caratteristiche essenziali per far sì che un modello economico-sociale sia sostenibile e green-oriented:
- Focus sul servizio del prodotto
- Utilizzo di materiali innovativi, sostenibili e duraturi per limitare o evitare gli sprechi
- Declinazione in sharing economy
- Riciclo e riutilizzo dei materiali utilizzati nel ciclo di produzione
Quali vantaggi comporta?
- riduzione delle emissioni climalteranti
- sviluppo economico sostenibile e duraturo
- tutela delle materie prime e dell’ambiente
- creazione di nuovi posti di lavoro (Green Jobs)
Vista la sua valenza strategica per affrontare le sfide del futuro, molti sono gli investimenti del PNRR che ruotano attorno al tema della transizione green e dell’economia circolare: dalle imprese all’edilizia, dalla scuola alla pubblica amministrazione, gli attori coinvolti dalla rivoluzione verde sono molteplici.
Nel dettaglio è la Missione 2 che è interamente dedicata agli investimenti e riforme per la “Rivoluzione verde & Transizione ecologica”. Essa gode di un budget di quasi 60 miliardi di euro ed è sua volta suddivisa in 4 componenti.
Le componenti della Missione II:
- Economia circolare e agricoltura sostenibile
- Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile
- Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici
- Tutela del territorio e della risorsa idrica
Quali opportunità per le imprese edili
Le opportunità rappresentate dalla rivoluzione green per le imprese dell’edilizia si concentrano in modo particolare nella II° e III° componente della Missione n. 2.
La componente “Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici” ha come obiettivo l’efficientamento energetico attraverso un aumento dei livelli di efficienza degli edifici – che soprattutto in Italia sono caratterizzati da un’età superiore ai 45 anni – la quale contribuirebbe ad una riduzione delle emissioni climalteranti. Il miglioramento energetico degli edifici è in particolar modo favorito dall’incentivo Superbonus 110%. La nuova Legge di Bilancio 2022 ha esteso il bonus per l’efficientamento energetico e la messa in sicura degli edifici fino al 2025 con le seguenti aliquote:
- 110% fino al 2023
- 70% per il 2024
- 65% per il 2025
Per gli interventi realizzati da: condomini, persone fisiche proprietarie o comproprietari di edifici plurifamiliari costituiti da 2-4 unità immobiliari, enti non profit, onlus, organizzazioni di volontariato o di promozione sociale.
Questa ed altre agevolazioni fiscali previste per accompagnare e sostenere la mission hanno la doppia funziona di far ripartire il settore dell’edilizia, dopo lo stop dovuto alla pandemia, potenziandolo con la filiera delle fonti rinnovabili.
Gli obiettivi della componente 3:
- efficientamento energetico degli edifici pubblici
- efficientamento energetico e messa in sicurezza antisismica dell’edilizia residenziale
- teleriscaldamento
La componente 3 è poi strettamente legata alla componente 2 dedicata all’energia green che mira a:
- potenziare la produzione di energia da fonti rinnovabili
- rafforzare e digitalizzazione le infrastrutture di rete
- promuovere un maggiore ricorso all’idrogeno
- realizzare un trasporto locale più sostenibile
- sviluppare una leadership industriale e di R&S a livello internazionali nei principali settori della transizione verde
Non solo, con un vero coinvolgimento e impegno del settore delle costruzioni nel perseguimento di questi obiettivi si contribuirebbe anche alla Componente 4 della Missione per la transizione verde, vale a dire: la tutela del territorio e della risorsa idrica. Gli interventi di efficientamento energetico degli edifici e delle case, infatti, contribuiscono a salvaguardare la qualità dell’aria e biodiversità del territorio, migliorando la qualità di vita delle persone, grazie anche ad una maggiore tutela delle aree verdi e dell’ambiente, contribuendo così allo stesso tempo a contrastare o limitare gli effetti del cambiamento climatico o il dissesto ideologico.
Poiché non pochi interventi della Transizione Ecologica sono concentrati sull’edilizia e sull’operato del settore delle costruzioni - visti qui in chiave strategica per rendere effettiva la rivoluzione green - è ancor più importante per le imprese edili saper cogliere le opportunità del PNRR e dei bandi ad esso correlati.